Apre lo sportello del centro antiviolenza A gestirlo sarà Petra. A disposizione di tutta la componente femminile dell’ateneo

Un nuovo sportello per l’accoglienza, l’informazione e il primo ascolto delle donne vittime di violenza è stato inaugurato giovedì 6 marzo a Palazzo Giuliari. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Università e il Comune di Verona, segnando un ulteriore passo significativo nella lotta contro la violenza di genere.
Il servizio è stato presentato dal rettore Pier Francesco Nocini e dal sindaco Damiano Tommasi, insieme con la vicesindaca e assessora comunale alla Parità di genere Barbara Bissoli e ad Alessandra Cordiano, referente del rettore alla Sostenibilità sociale, che con Nicoletta Zerman, delegata del rettore alla Comunicazione, ai rapporti istituzionali e al post lauream, sarà una delle due figure istituzionali di riferimento dell’ateneo per la gestione e il coordinamento delle attività. Presente anche Irene Lupi, presidente del Consiglio studentesco.
A gestire lo sportello sarà il personale del Centro antiviolenza Petra (Pratiche Esperienze Teorie Relazioni Antiviolenza) del Comune, con l’obiettivo di offrire supporto e assistenza alle vittime di violenza. L’iniziativa riflette l’impegno delle due istituzioni verso la sensibilizzazione e il sostegno alle donne, in un contesto universitario sempre più attento a temi di rilevanza sociale.
L’accordo, della durata di due anni, gode anche di un contributo economico della Regione Veneto, che ha stanziato un finanziamento complessivo di 50 mila euro per tutti i quattro atenei veneti, dopo il caso di Giulia Cecchettin uccisa un anno e mezzo fa da Filippo Turetta.
Il servizio sarà operativo da giovedì 13 marzo e sarà gestito da personale qualificato, tra cui psicologhe, psicoterapeute, assistenti sociali educatrici, per garantire un’assistenza adeguata e rispettosa delle esigenze delle vittime. Sarà un punto di informazione, accoglienza e primo ascolto a cui potrà rivolgersi la componente femminile della comunità universitaria in forma riservata e anonima (le studentesse sono oltre il 66% dell’intera popolazione universitaria).
L’iniziativa non solo segna un passo avanti nella sensibilizzazione e nell’assistenza alle donne in difficoltà, ma si inserisce anche in un più ampio impegno dell’ateneo scaligero, che negli ultimi sei anni, sotto il mandato del rettore Nocini, ha intensificato le sue attività per contrastare la violenza in tutte le sue forme. Questo servizio rientra nelle politiche di genere messe in campo dall’università, a testimonianza dell’impegno crescente dell’ateneo per creare un ambiente più inclusivo e attento alle problematiche delle donne. Nel corso di questo periodo, l’università ha attivato diverse iniziative.
Con l’istituzione dello sportello nell’ateneo veronese gestito dal centro antiviolenza Petra del Comune di Verona, ricorda Barbara Bissoli, prosegue l’impegno della Giunta Tommasi nelle iniziative di prevenzione e di contrasto della violenza di genere “fuori dal Comune”; le collaborazioni istituzionali in tale direzione si arricchiscono di questa iniziativa a favore della componente femminile della comunità universitaria, potenzialmente interessata da questo fenomeno esecrabile come il resto della popolazione femminile.
Lo sportello sarà aperto tutti i giovedì dalle 10 alle 12 e sarà possibile accedere direttamente al servizio o fissare un appuntamento chiamando il numero 800 392 722 (negli orari: lunedì e mercoledì dalle ore 11 alle 13, martedì e giovedì dalle 15 alle 17, venerdì dalle 9 alle 11 con segreteria telefonica 24 ore su 24).