Giovedì 9 giugno apre la biglietteria di palazzo Barbieri (angolo via Leoncino 61, tel. 0458066488 e 0458066485) dove sarà possibile acquistare per tutta la stagione i biglietti per gli spettacoli della 68esima Estate Teatrale Veronese. Un’edizione che prevede – dal 6 luglio al 20 agosto dopo sette appuntamenti con la musica in giugno nell’ambito dei festival Rumors e Verona Jazz – serate di prosa, danza, e cinema: trentaquattro al Teatro Romano e ventuno in Corte Mercato Vecchio. Organizzata dal Comune di Verona, l’Estate Teatrale Veronese ha come main sponsor per il nono anno consecutivo la Banca Popolare di Verona (gruppo Banco Popolare) e si avvale della collaborazione di Agsm.
Quattro le sezioni in cui si articola l’Estate Teatrale Veronese 2016: prosa, danza, musica e, per la prima volta al Teatro Romano, il cinema. Ricorrendo quest’anno il 400° anniversario della morte di William Shakespeare, il programma del Festival al Teatro Romano è quasi tutto dedicato al Bardo, per la prosa e anche per la danza. Sono inoltre previste numerose iniziative collaterali (convegni, seminari e laboratori programmati con l’Università di Verona) che si svolgeranno in vari luoghi della città.
Per la prosa, tre le nuove produzioni shakespeariane che debutteranno a Verona in prima nazionale. Il Festival sarà inaugurato dal dramma storico Giulio Cesare (6-7-8-9 luglio) che non compariva da dieci anni nei programmi dell’Estate Teatrale Veronese. La regia è a firma di uno degli esponenti di punta dell’innovazione teatrale europea, Àlex Rigola, attuale direttore della Biennale Teatro di Venezia. Lo spettacolo – prodotto in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto -Teatro Nazionale – vedrà Marco Antonio interpretato da Michele Riondino, attore che ha raggiunto grande notorietà in televisione nella parte del giovane Montalbano.
Un altro Teatro Nazionale, lo Stabile di Torino, presenta la seconda proposta shakespeariana del cartellone: Come vi piace (12-13-14 luglio), commedia poco rappresentata sulle scene italiane, tanto che mancava dal Festival veronese da ben ventisei anni. Lo spettacolo – diretto da Leo Muscato, regista che si è fatto molto apprezzare negli ultimi anni per l’originalità delle sue messe in scena – è particolarmente divertente. Muscato tratteggia la bucolica Arden come un mitico Eldorado dove si vive spensierati in mezzo a pecore antropomorfe che cantano, ballano e commentano gli strani comportamenti degli umani.
La terza proposta shakespeariana è una delle tragedie d’amore più note a livello universale che Verona non poteva non rappresentare in un anno celebrativo come questo. Si tratta di Romeo e Giulietta (19-20-21-22-23 luglio) con la regia di Andrea Baracco, altro esponente di una generazione di registi che si sta imponendo con particolare interesse all’attenzione della critica e del pubblico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Khora.teatro, avrà come protagonisti Lucia Lavia (Giulietta), Antonio Folletto (Romeo) e Alessandro Preziosi nella parte di Mercuzio.
Per la danza tornano al Teatro Romano (dal 25 luglio al 6 agosto) i Momix, la compagnia americana di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton la cui fama internazionale è legata alla straordinaria capacità di evocare un mondo di immagini surreali facendo interagire corpi umani, costumi, attrezzi e giochi di luce. La compagnia riproporrà, a quindici anni di distanza dalla “prima” veronese, uno dei suoi più grandi successi, Opus Cactus, avvincente e magico spettacolo ambientato nel deserto con i ballerini che si trasformano in rettili striscianti, in colorati animali e in minacciosi uccelli-totem sullo sfondo di albe poetiche e di tramonti infuocati molto suggestivi. Non mancherà, anche da parte dei Momix, un omaggio alle celebrazioni shakespeariane con una sorpresa davvero speciale.
Al cento per cento shakespeariana la proposta del Ballet du Grand Théâtre de Genève, una delle compagnie più accreditate della scena europea, che proporrà Romeo e Giulietta (19-20 agosto) con la coreografia di Joëlle Bouvier su musica di Prokofiev. Grande rappresentante della nouvelle danse francese, Joëlle Bouvier reinterpreta questo classico del Novecento sospeso tra astrazione e narrazione attraverso una rilettura, in chiave contemporanea, di grande fascino. La partitura musicale è incentrata sulle tre suite per orchestra estratte dal balletto dallo stesso Prokofiev.
Novità dell’edizione 2016 sarà Lost in Shakespeare, una sezione del festival dedicata al cinema con proiezioni al Teatro Romano per un totale di otto serate. In programma celebri pellicole tratte da opere shakespeariane. A inaugurare la rassegna, l’8 agosto, saranno due film muti con accompagnamento musicale dal vivo, a chiuderla, il 15, saranno i “fuochi d’artificio” tra Elizabeth Taylor e Richard Burton protagonisti della Bisbetica domata di Franco Zeffirelli. Le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli.
Dal 1° al 30 luglio sono in programma anche cinque spettacoli di prosa e quattro di danza per complessive ventuno serate nella magica cornice medievale di Corte Mercato Vecchio.