Prendono di mira le persone più fragili. I truffatori approfittano di tutti i punti deboli che l’età avanzata lascia scoperti. Le scuse sono tante, le promesse pure: una bolletta non pagata da saldare; l’obbligo di cambiare il contatore; la necessità di fare un controllo alle banconote a seguito di segnalazione di denaro falso nel quartiere; il diritto a ricevere un rimborso; una vincita. Si tratta solo di alcuni dei metodi adottati dai truffatori che, in ogni caso, cercano di carpire la fiducia della vittima con un comportamento lineare ed educato.
È quello che è accaduto ad una 79enne veronese che, rientrata nella propria abitazione di via Prato Santo dopo aver fatto la spesa, si è imbattuta in uno di questi soggetti spregiudicati. L’uomo ha immediatamente adescato l’anziana all’ingresso del condominio e si è infilato con lei nell’ascensore dicendo di doversi recare al medesimo piano in cui viveva la donna. In brevissimo tempo, il truffatore è riuscito a conquistare la fiducia della sua vittima che, oltre ad avergli consegnato l’unica banconota da 10 euro che custodiva nel portafoglio, lo ha invitato ad entrare in casa per un caffè. È stato proprio all’interno dell’appartamento che il truffatore ha improvvisato il suo piano: vedendo che la signora si sfilava i gioielli, l’uomo l’ha seguita nella camera da letto, ha preso i preziosi e ha finto di appoggiarli sopra l’armadio, indicando quello come il luogo più sicuro dove nasconderli. Di li a poco, l’impostore si è congedato, ha lasciato l’abitazione e ha fatto perdere le proprie tracce. La settantanovenne non ci ha messo molto a capire di essere stata derubata quando, assalita dal dubbio, ha preso una scaletta per raggiungere la parte superiore del guardaroba e ha visto che i gioielli erano spariti.