Si è tenuto, in video conferenza, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto. All’ordine del giorno le nuove limitazioni e misure per il contenimento dell’emergenza Coronavirus, introdotte dall’ultimo decreto ministeriale e, in particolare, quelle previste per la fascia ‘gialla’, ossia a rischio moderato in cui rientrano il Veneto e Verona. Quattro i principali temi trattati.
I mercati. Dopo le incertezze interpretative dei giorni scorsi si è chiarito il nodo mercati, un tema che era inserito in maniera poco chiara nel Dpcm. L’interpretazione del sindaco, che ha condiviso con il Prefetto, è che non esiste un dicieto specifico per i mercati nelle giornate di sabato e domenica, permettendo quindi la realizzazione domani del mercato allo Stadio e anche di quello in piazza Erbe. Per i mercati più grandi compreso quello allo Stadio, valgono le regole di sicurezza già messe a punto dall’Amministrazione insieme alle associazioni di categoria: obbligo di utilizzo di steward (allo Stadio ne sono previsti 14), per informare le persone e invitarle a rispettare la distanza, nessun ingresso o uscita prestabilita, così come contingentamento delle presenze. Tutti gli operatori e tutti i clienti dovranno essere dotati obbligatoriamente di mascherina e per ogni banco dovrà essere predisposto l’apposito igienizzante per le mani oltre che il percorso con nastri distanziatori.
Chiusi i centri commerciali durante il weekend, saranno aperti solo farmacie, parafarmacie, negozi di alimentari, tabaccherie ed edicole situate al loro interno.
Antiterrorismo. Alla luce dei recenti attentati terroristici che hanno colpito nei giorni scorsi le città di Nizza e Vienna, massima attenzione viene posta anche a questo tema. La Questura di Verona ha fornito l’elenco di tutti i luoghi sensibili, che saranno oggetto di controlli mirati e potenziati e per i quali sarà messo in campo l’Esercito. I soldati già dalle prossime ore pattuglieranno il territorio cittadino con controlli dinamici e non più localizzati in posti fissi, per un presidio costante e a copertura di tutte le zone della città.
Controlli sul rispetto del Dpcm. L’attenzione è rivolta ad evitare situazioni di assembramento durante il giorno e, dopo le 22, a verificare il rispetto del ‘coprifuoco’. Anche qui verranno potenziati i controlli dinamici su tutto il territorio, con gli agenti delle Forze dell’ordine che, esattamente come accadeva durante il periodo di lockdown, verificheranno il possesso dell’autocertificazione e la legittimità delle motivazioni. Un modo per sensibilizzarli e spronarli ad osservare le prescrizioni.
Il supporto della Protezione civile. Il Coc-Centro operativo comunale, non ha mai smesso di essere operativo, da quando è stato allestito a marzo per affrontare la prima ondata dell’epidemia. I volontari della Protezione civile potranno essere utilizzati a supporto della Polizia locale per potenziare i controlli durante il weekend e nelle zone del centro storico in cui è maggiore il rischio di assembramenti, come via Mazzini e via Cappello. Ipotizzata anche la possibilità di introdurre il senso unico pedonale qualora si presentasse la necessità, in considerazione anche della capienza delle vie che è stata notevolmente abbassata per contrastare il Covid.
“La zona gialla ce la dobbiamo meritare ogni giorno – ha detto il sindaco Federico Sboarina-. Questa fascia di rischio, a differenza di quelle arancione e rossa, permette alle nostre attività economiche di restare aperte. Tuttavia i contagi continuando ad aumentare e basta davvero poco per passare a restrizioni molto più pesanti”.
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