La stragrande maggioranza dei medici, almeno in questo caso, è d’accordo: quest’anno sottoporsi al vaccino antinfluenzale è fondamentale. Di fatto è l’unico modo per discernere rapidamente i normali casi di influenza da quelli di Covid, anche perché il siero anti-pandemia non sarà in commercio, almeno in Italia, prima della prossima primavera. Un appello alla vaccinazione antinfluenzale l’ha lanciato anche il virologo Giorgio Palù, uno dei massimi consulenti del governatore del Veneto Luca Zaia. I primi a doversi sottoporre alla vaccinazione, secondo Palù, dovrebbero essere gli over 65 e i giovani in età scolare. E però in alcune zone d’Italia quest’anno il vaccino antinfluenzale sembra in ritardo. Il Piemonte ha ordinato un milione 100 mila dosi. E secondo quanto riferito dall’assessorato alla Salute, che coordina tutti i dipartimenti d’Italia, tutte le Regioni hanno fatto la gara per ordinare i quantitativi necessari. Ma in alcuni casi, Abruzzo, Molise, Basilicata, la gara è andata deserta e dovrà essere rifatta. Naturalmente il ritardo di alcuni territori, considerando gli spostamenti da una regione all’altra, rischia di complicare la situazione sanitaria dell’interno Paese. Altre nazioni invece hanno già affrontato la situazione con largo anticipo. Negli Stati Uniti sono già arrivati i primi lotti del vaccino antinfluenzale della Glaxo SmithKline. In anticipo rispetto agli anni scorsi, proprio in considerazione della pandemia in atto e del rischio che l’influenza si sommi al Covd-19, il vaccino ha già raggiunto i primi ospedali e studi medici americani. La licenza al vaccino e alla sua spedizione è stata data dalla Food and Drug Administration (FDA). La Glaxo SmithKine prevede di fornire 50 milioni di dosi dell’immunizzazione per il mercato statunitense per questo autunno-inverno, 5 milioni in più dell’anno scorso. Nessuna corsa contro il tempo neppure in Cina, nazione da cui non provengono sempre dati certi, ma all’avanguardia dal punto di vista medico. Wang Chen, vicepresidente della Chinese Academy of Engineering e presidente dell’Chinese Academy of Medical Sciences ha esortato la popolazione a sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale entro ottobre. Wang ha sottolineato che se un paziente è infetto sia da influenza che da Covid-19, questo complicherà la diagnosi, aumenterà la difficoltà e il costo dell’isolamento e richiederà più risorse. L’esperto ha aggiunto che anche il tasso di mortalità potrebbe aumentare notevolmente. Wang ha dichiarato che una vaccinazione antinfluenzale tempestiva e su larga scala è il modo più efficace per prevenire una coinfezione. L’Italia, al momento, sembra in ritardo. Sarebbe imperdonabile.
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