Sarà, come ci tengono a sottolineare gli organizzatori, un Verona Pride antifascista, antirazzista e antisessita, quello che attraverserà la città sabato 18 maggio, il giorno dopo la Giornata internazionale contro l’omofobia La manifestazione comincerà int orno alle 15 con il concentramento del corteo alla stazione di Verona Porta nuova. I partecipanti passeranno poi per via Città di Nimes, Piazza Simoni, via della Valverde, Stradone San Fermo e Interrato dell’Acqua morta per giungere in piazza Isolo. E a conclusione della parata, i locali che da mesi hanno supportato il comitato organizzatore ospiteranno eventi con musica, drink e ottimo cibo. “Perchè lo facciamo?”, s sono chiesti gli organizzatori che ieri mattina hanno presentato l’iniziativa nella sala stampa del Comune. “manifestare ai Pride – hanno detto – è ormai una consuetudine, ma nella città “dell’amore” assume un valore che va oltre la partecipazione ad una festa: qui – hanno aggiunto – le destre non si sono fermate, anzi hanno continuato nella loro opera. Credevamo, o abbiamo voluto credere, che dopo la grande manifestazione del 30 marzo, che ha portato a Verona più di 100.000 persone da tutta Italia e non solo a protestare contro il Congresso mondiale delle Famiglie e contro tutto quello che rappresentava di razzista e sessista si fosse attenuato, ma chi in questi mesi ha fomentato odio e creato divisioni non si è fermato. Anni fa promuovemmo una manifestazione sulla visibilità LGBT e la dedicammo a un adolescente gay che si era suicidato lasciando una lettera col suo pensiero e testamento: “Spero di svegliarmi in un mondo più gentile”. Anche per lui e per tutte e tutti noi vi chiediamo di tornare il 18 maggio a Verona”. Sabato 18 maggio dalle 15 il corteo di Verona Pride contro fascismo, razzismo e sessismo I riferimenti sottolineati dalle associazioni che organizzano il Verona Pride sono diversi: dalle parole di pacificazione pronunciate dal sindaco Federico Sboarina durante il 25 aprile al sospetto saluto romano del consigliere comunale Andrea Bacciga, dal fumetto su Sergio Ramelli regalato alle scuole all’intitolazione di una via a Giorgio Almirante. “Verona è la punta di diamante di una politica nazionale, la città laboratorio dell’estrema destra – hanno aggiunto gli organizzatori di Verona Pride – Il clima pesante toglie il respiro a tutti quelli che si battono per un mondo migliore”. Il comitato organizzatore di Verona Pride è formato da Circolo Pink, Arcigay Milk Verona, Arci Verona e non una di meno Verona, ma anche Potere al Popolo Verona ha annunciato la sua adesione. «Sabato 18 maggio sarà una festa collettiva – scrive PaP Verona – Contro odio, rancore e repressione, manifesterà per le strade di Verona una cittadinanza felice e fiera”.