“La cura con i super anticorpi arginerà il Covid”. Rino Rappuoli, a capo della ricerca di Glaxo Vaccines e del Mad Lab della Fondazione Toscana Life Sciences, sostiene che gli anticorpi monoclonali contro il coronavirus sono speciali perché “sono un gioiello di innovazione tecnologica” e “quelli usati in oncologia, per esempio, devono essere somministrati in grandi quantità e quindi per endovena, un approccio che nelle malattie infettive non si può usare” anche perché “negli ultimi venti anni la tecnologia è andata avanti e oggi riusciamo a sviluppare anticorpi mille volte più potenti, che possono quindi essere usati in quantità mille volte inferiori e con un costo di conseguenza ridotto. Ecco perché, per la prima volta, possiamo usare gli anticorpi monoclonali anche per le malattie infettive”.
Secondo il ricercatore, l’anticorpo sperimentato “è il più potenate fra quelli descritti finora dalla comunità scientifica” e “gli anticorpi servono sia per prevenzione sia per migliorare le condizioni degli infetti. Se si danno a una persona sana la protezione scatta immediatamente, se li prende una persona con un tampone positivo si aiuta l’eliminazione del virus da parte dell’organismo. Certo, prima si prendono meglio è, così il virus viene eliminato e non può danneggiare l’organismo”. Infine Rappuoli assicura: “Il nostro anticorpo è stato selezionato in modo che duri a lungo, con una protezione di circa sei mesi. Questa però è solo la teoria, dovremo confermare questo dato negli studi clinici di fase 3, durante la sperimentazione clinica che vogliamo iniziare prima della fine dell’anno. Se tutto va secondo i piani, saremo pronti con il farmaco per marzo 2021”.