I parlamentari tosiani di “Fare!” interrogano il Governo dopo la trasmissione di Report sugli impianti delle Torricelle. Parlano di “scoop di 30 anni fa” e di “autori smemorati”
C’era da aspettarselo. Ogni volta che i giornalisti di “Report”, la trasmissione Rai di Milena Gabanelli, si occupa di cose veronesi succede il finimondo. Era accaduto il 7 aprile 2014 quando era stata mandata in onda una trasmissione che ipotizzava l’esistenza di una sorta di collegamento “tra l’amministrazione comunale e ambienti vicini all’’ndrangheta” (sono in corso querele incrociate) ed è accaduto di nuovo domenica per via di “Telescrocco”, la puntata di domenica scorsa dedicata ai ripetitori ritenuti abusivi sulle Torricelle. Ora la vicenda sollevata dal Demanio che chiede un risarcimento a numerosi editori per gli impianti installati sulla secondo torretta massimiliana a Santa Giuliana è finita sul tavolo del Governo. Ce l’hanno portata con un’interrogazione parlamentare i deputati tosiani di “Fare!” Matteo Bragantini, Roberto Caon, Marco Marcolin ed Emanuele Prataviera. “Perché i giornalisti di Report, Sigfrido Ranucci e Giulio Valesini, hanno omesso di informare i telespettatori che anche la Rai ha utilizzato e utilizza uno di quei ripetitori da loro definiti “abusivi”? Perché, invece, hanno dato ampio risalto ai nomi delle aziende televisive private concorrenti della Rai stessa, che hanno usato e usano gli stessi ripetitori? E la Rai è al corrente della situazione denunciata dai suoi stessi smemorati?”. Un vero e proprio attacco frontale a giornalisti definiti “smemorati”. “Il Governo”, domandano i parlamentari tosiani, “non ritiene vergognoso che la Rai utilizzi consapevolmente un ripetitore installato abusivamente?”. Quindi la sciabolata finale. “Perché i giornalisti di Report hanno presentato come nuovo un servizio su fatti degli anni ’80 e non si sono accorti che sono stati oggetto di vicende giudiziarie datate 1984, 2000 e 2004 che si conclusero in alcuni casi con il proscioglimento degli indagati o con la prescrizione (inchiesta 1984), con i reati dichiarati estinti per prescrizione o indulto (inchiesta 2000) o con l’archiviazione (inchiesta 2004)? Ranucci e Valesini si sono dimenticati di dire che uno dei ripetitori “abusivi” viene utilizzato dalla Rai previo pagamento di un canone per trasmettere Gr Parlamento. Non è scandaloso? E poi quanto è costato alla Rai, dunque agli italiani, questo “scoop” del secolo scorso?» concludono i deputati di Fare!. «Roma ha avuto due Ranucci famosi: uno, Renato (in arte Rascel) grandissimo attore e comico che ha fatto ridere il mondo. L’altro, Sigfrido, grandissimo giornalista che ha fatto ridere i polli». Stai a vedere che ci scapperanno le querele anche stavolta.