L’immagine qui a fianco ritrae padre Fedele Bisceglia, tifoso vip del Cosenza, mentre benedice il manto ebroso – si fa per dire ovviamente – dello stadio “San Vito-Marulla”. Peccato che l’acqua santa non sia servita proprio a nulla e che il terreno di gioco, sabato scorso quando avrebbe dovuto tenersi la partita tra il Cosenza e il Verona, fosse molto più simile a un campo di patate. Non a caso l’arbitro, Fabio Piscopo, l’unico chiamato a decidere se far disputare o meno l’incontro, aveva mandato tutti a casa. Il rischio per i calciatori di farsi male su quel campo era elevatissimo e lo spettacolo, già di per sé piuttosto scadente in serie B, ne avrebbe risentito ulteriormente. Il rinvio ha scatenato la reazione durissima delle istituzioni cosentine, su tutte quella dell’assessore comunale Francesco de Cicco, che è esploso se non gridando apertamente al complotto quasi (perché qualcuno avrebbe intenzione di penalizzare il Cosenza ancora dobbiamo capirlo), e dando dei razzisti ai tifosi dell’Hellas che sul suo profilo Facebook (a volte lasciandosi un po’ andare, va detto) l’hanno sbertucciato per le sue dichiarazioni piuttosto bizzarre. Non è stato da meno il sindaco della città calabrese, Mario Occhiuto, secondo il quale la partita è stata rinviata “inspiegabilmente nonostante gli ispettori della Lega, i tecnici e i giornalisti (che c’azzeccano quest’ultimi) presenti avessero appurato che le condizioni del terreno di gioco non fossero così ostative e, anzi” prosegue il primo cittadino “di gran lunga migliori rispetto al campo di Ascoli dove il Cosenza ha esordito la settimana scorsa nel campionato di serie B”. Sempre lo stesso sindaco, a poche dall’inizio dell’incontro poi annullato, aveva scritto su Facebook: “Quest’anno avremo il terreno di gioco migliore della serie B, e comunque nelle prossime settimane andremo avanti con ulteriori lavori di finiture e tinteggiatura delle curve e degli esterni”. Ci sarebbe da ridere a crepapelle se non fosse che nemmeno di fronte allo scempio a cui abbiamo assistito, la Lega di Serie B ha deciso di decretare la vittoria a tavolino per i gialloblù. Ha preso tempo in attesa di capire cos’ha da dire in merito l’Hellas: pazzesco. La società e i tifosi non chiedono l’elemosina. Pretendono solo che il regolamento (e il buonsenso) venga rispettato.