Anche senza vedere si può volare Alcuni ragazzi ipo o non vedenti potranno provare l’ebrezza del volo. L’idea di Paolo e Daniele

Il bello della diversità. Perché “Anche senza vedere si può volare!”. È questo lo slogan di una giornata che lascerà il segno. Grazie al connubio tra Daniele Cassioli e Paolo Pocobelli all’aeroporto civile di Boscomantico alcuni ragazzi ipo o non vedenti potranno provare l’ebbrezza del volo. L’iniziativa in oggetto nasce dall’incontro tra Cassioli, grande campione paralimpico di sci nautico e fondatore dell’Associazione Real Eyes Sport dedicata a ragazzi ipo e non vedenti, e Paolo Pocobelli, Chief Flight Instructor presso la Scuola di Volo dell’Aero Club di Verona, Ufficiale dell’Esercito in congedo, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, paraplegico dal 1994, fondatore di Ali per Tutti. Cassioli detiene 28 titoli mondiali, 27 europei e 45 italiani, il più premiato campione al mondo di sci nautico paralimpico di sempre. Pocobelli è stato ed è il primo pilota paraplegico commerciale, il primo istruttore di volo, il primo esaminatore, il primo pilota acrobatico, non in categorie riservate.
L’idea di Paolo e di Daniele è stata quella di invitare all’Aero Club di Verona, a Boscomantico, i bambini coinvolti nelle iniziative di spazio al gesto, un classico dell’associazione Real Eyes Sport, sabato mattina 16 marzo. In volo con Paolo, per una ventina di minuti due bambini e un adulto per volta.
“Ho conosciuto Paolo” afferma Cassioli “grazie a un evento organizzato dal Club 61 Frecce Tricolori di Borgomanero ed è stata subito magia. Paolo è una persona che ha saputo andare oltre e si è inventato realmente un destino che sembrava impossibile per lui. È un po’ questo che mi auguro sentano i genitori dei bimbi che abbiamo deciso di coinvolgere. Anche per chi è piccolo e ha una disabilità è possibile andare oltre grazie allo sport e grazie a giornate come questa. Per i giovani poi sarà entusiasmante toccare l’aereo, volarci e vivere un brivido che tantissimi ragazzi, anche vedenti, non sperimenteranno magari mai. Me li immagino lunedì mattina raccontarlo ai compagni di classe ed è in questo modo che esperienze così significative per loro generano anche nei mesi a seguire tanta inclusione.”
“Ali per Tutti” afferma Pocobelli “continua a praticare la sua vocazione primaria, quella nata più di 13 anni fa, ovvero rendere accessibile il mondo dell’aviazione civile e di avvicinare al volo quante più persone, facendo scoprire anche a chi non potrà o non vorrà diventare mai un pilota, una dimensione capace di sprigionare emozioni e creare nuove prospettive. Mi auguro che questi bambini, con i loro genitori, possano trascorrere una giornata che rimarrà indelebile nei loro ricordi e ringrazio Daniele, con cui ci siamo trovati subito in sintonia, ed in pochi giorni abbiamo organizzato il tutto.”
Mauro Baroncini