“A pochi mesi dall’anno dantesco, quasi nulla trapela sulle intenzioni del Comune: si parla di mostre ma non si fa parola del soggetto, dei curatori, delle opere esposte. Si annunciano performance, concerti, grandi appuntamenti culturali ma per ora tutto resta nel mistero, con annunci che si rincorrono e trasformano il programma dantesco – per rimanere in ambito letterario – in un Godot che non arriva mai”, è il parere di Pietro Trincanato, Traguardi (FOTO)
“Il sospetto è che c’entrino anche la politica e le prossime elezioni, perché se la regione Emilia Romagna ha già messo sul piatto un milione di euro per sostenere le celebrazioni ravennati, dalle nostre parti la Regione Veneto si è limitata ad un protocollo d’intesa rigorosamente a costo zero. Traduzione: simbolino della regione su qualsiasi evento, ma nemmeno un euro investito su Verona. Un fattore che, in tempi di covid e bilanci comunali al lumicino, avrà influito sicuramente sulle celebrazioni.
Il problema, però, è che l’anniversario dantesco non è solo cosa per un pugno di amatori delle belle lettere, ma potrebbe costituire un’occasione di rilancio per un settore turistico ancora in affanno e che fatica a rialzarsi. Si rischia di perdere anche questa occasione per rendere di nuovo Verona attrattiva anche per il pubblico nazionale”.