Anche all’aperto obbligo mascherine Feste e riunioni varie a numero chiuso, chiusura anticipata di bar e locali (alle ore 23)

Mascherine obbligatorie anche all’aperto, chiusure anticipate dei locali e feste private a numero ridotto: queste le misure nazionali anti-coronavirus attese nel nuovo Dpcm al vaglio del Consiglio dei ministri che, con ogni probabilità, sarà varato mercoledì dopo il passaggio di domani in Parlamento. Inoltre, il governo è intenzionato a impedire alle Regioni di poter emettere ordinanze meno restrittive rispetto alla linea imposta da Palazzo Chigi. Mentre l’obbligo di mascherine all’aperto appare ormai scontato, sugli altri divieti il governo ha deciso di confrontarsi con le Regioni e di attendere i suggerimenti delle opposizioni durante il dibattito parlamentare di domani quando il ministro della Salute Roberto Speranza riferirà alle Camere i contenuti del nuovo Dpcm
Scontro con le Regioni
Lo schema pensato nel nuovo Dpcm è simile a quello in vigore nel corso della Fase 1, quando il premier firmava i decreti e le Regioni potevano emettere soltanto provvedimenti più rigorosi, mai deroghe rispetto alle misure nazionali. Una decisione che, però, si scontrerebbe col volere dei governatori, come dimostra la reazione del presidente della Liguria, Giovanni Toti: “Riterrei intollerabile togliere poteri alle Regioni all’indomani della rinnovata fiducia alla maggior parte dei governatori che hanno gestito emergenza Covid. Sarebbe un vero e proprio esproprio democratico”.
Mascherine obbligatorie anche all’aperto
Il governo è pronto a imporre in tutta Italia l’obbligo di mascherine anche all’aperto, come già accade in diverse Regioni. La misura è ritenuta necessaria per impedire contatti troppo stretti all’uscita delle scuole, ma anche fuori dai locali pubblici. Rimane intanto in vigore il divieto di assembramento, così come la volontà di intensificare i controlli.
Feste e matrimoni a numero chiuso
Tra le norme proposte nel nuovo Dpcm sembra trovare spazio il contingentamento delle feste private. Massimo 200 persone, dunque, per i party che seguono cerimonie come matrimoni e battesimi, ma anche sugli incontri conviviali si sta pensando ad una stretta quantomeno sui controlli. Rimane il divieto di ballo. Chiusura dei locali alle 23 Il governo ha infine intenzione di anticipare alle 23 (o al massimo a mezzanotte) l’orario di chiusura dei locali come bar e ristoranti. Ma questa norma sarà discussa coi governatori per non incidere in maniera ancora più forte su un settore già in crisi economica.Oltre alle nuove misure previste dal Dpcm c’è la proposta del governo alle Camere di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Per rendere effettiva la proroga serve una delibera in Consiglio dei ministri ma anche un decreto che disegni la cornice normativa, dal momento che le norme del precedente decreto Covid sono valide fino al 15 ottobre: un Cdm ad hoc potrebbe essere convocato domani o mercoledì.
Manifestazioni sportive. Non sono previste,almeno al momento, limitazioni nell’attività sportiva dilettantistica o amatoriale, com’era stato ipotizzato in un primo momento. La situazione va comunque monitorata con attenzione, come hanno ammesso i ministri, d’accordo col Comitato tecnico scientifico.