La mancanza di convegni, fiere, congressi, grandi eventi fieristici e convention aziendali che in passato si tenevano al rientro dalle ferie manda a picco i prezzi degli alberghi di Milano che registra un crollo dei prezzi degli alloggi del 20,2% rispetto a settembre 2019 (in agosto erano invece saliti del 2,1% su base annua) e si colloca al secondo posto della classifica nazionale. Emerge dall’elaborazione dell’Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat dell’inflazione di settembre.
Non va meglio nelle altre città d’arte che già ad agosto avevano messo a segno una drammatica caduta a causa della pandemia.
Resta eclatante il dato di Venezia, quarta, con una frenata dei prezzi del 17,7% e il terzo posto di Firenze, che in agosto era solo in dodicesima posizione con -7,5%, ma che ora sale sul podio con una riduzione delle tariffe dei servizi di alloggio del 19,6%, più di 2 volte e mezza rispetto al dato di un mese fa.
Il primato, come in agosto, spetta comunque a Trapani con -20,3%. Al quinto posto Verona, -14,5%, poi Bologna, -13,8% e al settimo posto Roma, con -13,1%, che in agosto era solo in 22/a posizione con -4,8%. In media nazionale i prezzi degli alberghi scendono su base annua del 6,3%, esattamente il triplo rispetto ad agosto quando erano diminuiti appena del 2,1%.