Nuova vita, stessa città. Valerio Anastasi, dopo anni a girovagare nel calcio professionistico, con l’ultima esperienza datata 2019 oltre oceano in America al Seattle FC, è sbarcato a Verona. Ma non per la prima volta. Facendo un passo indietro, si ritorna fino al 14 dicembre del 2008. Chievo in trasferta a San Siro per sfidare l’Inter di Mourinho. Al minuto 86 uno stremato Luciano lascia il campo: a prendere il suo posto è Anastasi, al debutto assoluto in Serie A. Da quella fredda serata d’inverno ebbe così inizio la sua carriera calcistica. E ora, a 31 anni, come a voler chiudere il cerchio, Valerio si è tuffato a testa bassa e con umiltà in questa nuova avventura che porta il nome e i colori della Clivense; che tanto ha in comune, Pellissier in primis, con i valori che incarnava il Chievo dei miracoli.
“Ho un bellissimo ricordo di quel giorno, del mio esordio con la maglia gialloblu” – racconta Anastasi. – “I primi due anni dopo essere uscito dal Chievo ho fatto fatica, poi con il passare del tempo mi sono ripreso. Certo, a riguardare indietro potrei dire di non essere riuscito a fare quel grande salto di qualità, però sono contento di aver fatto comunque una carriera dignitosa”.
Ora alla Clivense porta sulle spalle il numero 9, a lui e ai suoi gol si affida mister Allegretti.
“Domenica ho scoperto che segnare è bello in tutte le categorie” – ammette Anastasi, – “il gol è sempre il gol. Sono un po’ indietro di condizione, praticamente sono fermo da quasi due anni. Però con queste prime due partite pian piano ho iniziato a mettere forza, devo cercare di allenarmi ancora un po’ di più e poi sarò al 100%”.
Titolare dalla seconda giornata di campionato, quando Allegretti ha finalmente potuto schierare la formazione tipo, con De Martiis ad affiancare Anastasi nel tandem d’attacco: “Ci siamo allenati insieme solo poche volte, però è un ragazzo che parla la mia stessa lingua, quella del calcio. In allenamento iniziamo già a trovarci tanto, in partita con gli avversari è più difficile, ma stiamo cercando di migliorare e affinare l’intesa”.
La stagione della Clivense è appena iniziata, ma i presupposti fanno pensare ad un campionato da regina, come racconta la classifica, con il terzo posto a quota 9 punti, grazie a tre vittorie consecutive. Un mix di tanti giovani pescati da tutta Italia attraverso i provini e di giocatori più navigati, pronti a mettere i loro trascorsi a servizio del gruppo.
“Con l’esperienza maturata negli anni” – conclude l’attaccante – “cerco di portare e trasmettere il modo di vivere la settimana, perché anche se siamo in terza categoria dobbiamo comportarci come veri professionisti. Per fare risultato serve sputare sangue in ogni allenamento, perché abbiamo visto che poi alla domenica in partita tutti ci aspettano, non sarà facile su nessun campo”.
Che la seconda giovinezza di Anastasi abbia inizio.