Di origine abruzzese, avvocato e mediatore professionista con spiccata vocazione nella gestione della Res Publica, per il neo Direttore Generale AMT3 Mario Pollicelli l’esperienza veronese è lavorativamente la prima al di fuori delle Marche, regione nella quale ha diretto svariate realtà partecipate nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale. Dalle colline centro orientali alle pendici delle Torricelle, il nuovo vertice di AMT3 succede a Luciano Marchiori, per otto anni non consecutivi a capo dell’azienda di via Torbido. Assieme al Presidente Giuseppe Mazza, la sfida di Pollicelli sarà duplice, in continuità con le prerogative di sviluppo del core business – sosta, parcheggi in struttura e su stalli – e attore protagonista per il completamento del progetto Filovia, il cui cantiere maggiormente impattante, in via Città di Nimes, terminerà il prossimo 31 marzo 2024. “A nome mio e di tutto il CDA – dice il Presidente Mazza – do il benvenuto all’Avvocato Pollicelli nel board AMT3. Il neo Direttore Generale rappresenta il miglior profilo per affrontare le prossime sfide, non soltanto in virtù delle competenze manageriali di assoluto valore, ma anche per lo spessore umano e l’entusiasmo endemico che abbiamo percepito in fase di selezione. Un ringraziamento e un saluto al Direttore uscente, dott. Luciano Marchiori, non in gesto di circostanza, ma atto dovuto di riconoscenza sostanziale per quanto profuso nel suo percorso a capo dell’azienda”. “Siamo felici di dare il benvenuto al nuovo Direttore – dichiara l’Assessore Ferrari -. Con lui AMT3 acquista nuove energie e visioni per la crescita dell’azienda sia nella sosta che nei servizi di mobilità. Mi unisco al Presidente nei ringraziamenti al Direttore uscente, dott. Luciano Marchiori, che con il suo operato ha dato un importante impulso alle dinamiche aziendali”. “Sono onorato di entrare a far parte della famiglia AMT3 – sottolinea l’Avv. Pollicelli -, un’azienda che è l’emblema delle mie esperienze lavorative passate, i cui paradigmi mi permettono di dare un contributo importante nel miglioramento dei servizi essenziali per il benessere di cittadini in un territorio che sia centrale per trasporti, sosta e turismo. In questo senso mi aiuta molto il background di mobility manager, le cui competenze mirano ad una mobilità di inclusione e sostenibilità, proprio come il progetto Filovia, che identifica, stimola e gratifica il lavoro di tutti. Ritengo sia fondamentale fare squadra, ci credo fortemente, essendo stato calciatore semiprofessionista e allenatore campione italiano universitario, perché solo dall’unione di intenti scaturiscono grandi risultati. Così come nel calcio, anche nelle aziende l’obiettivo è raggiungere empatia di gruppo e far convergere professionalità eterogenee per sintetizzare, elevare e quindi concretizzare il miglior risultato possibile”.