Amori disperati in tempo di guerre Natalino Balasso incontra Ruzante in uno spettacolo che fonde tradizione e satira

Natalino Balasso, Marta Dalla Via, Andrea Collavino, Marta Cortellazzo Wiel, Roberto Di Fresco, Sonia Marianni, Luca dé Martini di Valle Aperta, TEATRO STABILE DI BOLZANO

La grande tradizione del teatro popolare incontra l’irresistibile ironia di Natalino Balasso in uno spettacolo che combina una miscela esplosiva di linguaggio, satira e umanità. Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre), data che rientra nella rassegna Serate d’Autore, è in programma al Teatro Ristori, venerdì 21 marzo, ore 20:30.
Il nuovo testo, elaborato dallo stesso Balasso, evoca alcune delle opere di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. L’universo a cui si ispirano le opere di Ruzante – una vera e propria eccezione nella letteratura rinascimentale – è popolato da villani rudi ed elementari e improntato da un‘esaltazione semiseria dell’energia grezza degli istinti. La forza delle commedie di Ruzante nasce dalla comicità vitale e allo stesso tempo amara che le pervade e dal dirompente realismo espressivo. La lingua inventata da Balasso per questo testo evoca il linguaggio Cinquecentesco di Ruzante unendo la lingua fiorentina a espressioni venete filtrate attraverso il diario di Antonio Pigafetta, navigatore vicentino contemporaneo al Ruzante che scriveva in un fiorentino intessuto da molti venetismi.
Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre) è uno spettacolo scritto da Natalino Balasso e interpretato assieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel in una coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano ed ERT Teatro Nazionale. La regia è affidata a Marta Dalla Via, raffinata caratterista e profonda conoscitrice delle corde espressive di Balasso/Ruzante, che dirige questo ensemble affiatato, tessendo i fili e i toni di questa commedia, calibrando slancio comico e poetica drammatica. Le scene sono ideate da Roberto Di Fresco, i costumi da Sonia Marianni e il disegno luci affidato a Luca dé Martini di Valle Aperta.