Amia ha approvato nei giorni scorsi il bilancio d’esercizio 2021, con un utile di circa 90 mila euro. Il patrimonio netto della società è di 23 milioni di euro, mentre gli investimenti nel corso dell’ultimo anno sono stati di circa 2 milioni e 500 mila euro. Tra il 2018 ed il 2021, periodo che ha visto in carica gli attuali componenti del Cda presieduto da Bruno Tacchella, la società ha investito complessivamente in uomini, mezzi, nuove infrastrutture e nuovi cassonetti, cura del verde, oltre 6 milioni di euro. Sono stati inoltre ripianate l’80% di perdite economiche ereditate dai precedenti management dell’amministrazione Tosi.
I dati relativi al consuntivo 2021 sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa dal presidente Tacchella, dai membri del Consiglio di amministrazione della società, dal primo cittadino di Verona Federico Sboarina e dall’assessore alle Aziende partecipate del Comune di Verona Stefano Bianchini. Era presente anche Stefano Casali, presidente di AGSM-AIM, socio unico dell’Assemblea dei Soci. Dati importanti, frutto di un’attenta politica aziendale, di un’ottimizzazione dei costi e di una particolare attenzione alla circular economy, dopo anni di perdite ed importanti “ferite” ereditate dal passato. Nonostante la drammatica emergenza sanitaria ed economica che ha colpito il Paese in questi anni, la società di via Avesani ha sempre garantito continuità, efficienza e qualità dei servizi, tutelando la propria forza-lavoro e mettendo in campo una serie di azioni concrete per il decoro, il verde e la pulizia di Verona. Circa la metà degli investimenti del 2021 è stata infatti destinata al nuovo parco mezzi (tra il 2018 ed il 2021 sono stati acquistati un centinaio di nuovi mezzi, tra spazzatrici e camion di vario genere), in modo da renderlo sempre più moderno, ecologico ed efficiente, e all’assunzione di nuovo personale operativo, per un importo superiore ad 1 milione di euro rispetto all’anno precedente. Senza dimenticare la nuova isola Ecologica di via Avesani, un vero fiore all’occhiello a livello nazionale nel panorama dei servizi ambientali ed i cassonetti ad accesso controllato in diverse zone della città. Il tutto, nonostante la già citata emergenza Covid che ha direttamente influito sulle casse dell’azienda per oltre 300 mila euro, la pesante eredità delle precedenti gestioni Tosi-Miglioranzi di oltre 3 milioni di euro di passivo, la carenza impiantistica e l’obsoleta macchina operativa e di mezzi, sempre ereditate dalla precedente amministrazione.
“Un modello aziendale solido e sostenibile, una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale, hanno contraddistinto Amia e l’operato dei suoi vertici, che ringrazio per il loro impegno e professionalità – ha commentato – Casali – Siamo particolarmente lieti che il Gruppo AGSM AIM, in sinergia con il Comune e con l’azienda, abbia perfezionato l’in-house. Procedura che nessuno prima era riuscito a concludere e che è stata fatta egregiamente, andando incontro alle esigenze del territorio, dell’azienda e dei lavoratori. Rivolgo i miei complimenti al CDA per l’approvazione del bilancio che, rispetto a qualche anno fa, ha avuto una crescita e un risanamento importante”.