Il Consiglio Comunale ha dato il via libera all’affidamento “In House” ad Amia. L’obiettivo è quello di raggiungere quota 65% di rifiuti differenziati entro il primo triennio per puntare poi, entro la durata dell’affidamento fissato a 15 anni all’85%. Oggi, a livello cittadino, la percentuale di raccolta differenziata media è ancora ferma poco sopra il 50%, dato che colloca Verona come ultima città del Veneto su tale fronte. L’altro obiettivo è quello di contenere gli incrementi dei costi, fermandoli ampiamente al di sotto del limite massimo teorico previsto da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Di fatto, dunque, prevenire un aumento significativo delle tariffe, che diventeranno – nel prossimo futuro – anche “puntuali” ovvero calcolate in base alla reale quantità di rifiuto conferito dall’utente. E ancora, assicurare un controllo diretto sulla società e sul servizio, che sarà puntualmente rendicontato con metodo analitico e grazie a sistemi informatici. Sono queste alcune delle più rilevanti motivazioni qualificate, argomentate come richiesto dall’articolo 17 del decreto legislativo 201/2022 sul Riordino degli esercizi pubblici locali. Sostanzialmente, la relazione oggetto del voto del Consiglio comunale di questa sera, affronta in maniera approfondita ed esaustiva gli aspetti, sia economici che operativi, propri della decisione di affidamento in house di Amia. Strumenti necessari affinché il Consiglio di Bacino e il Consiglio comunale possano deliberare in modo consapevole e informato. Le argomentazioni fanno leva anche sulla solidità economica della società che attualmente rileva un elevato grado di liquidità, elemento che agevola l’accesso al credito favorendo l’attuazione degli investimenti previsti nel piano industriale. Procedimento, quello avviato, che pone le basi per pianificare un servizio puntuale, ponderato e tarato sulle effettive esigenze del territorio. Un iter molto lungo e ancor più complesso, che si è concluso con il voto del Consiglio comunale della delibera 96/2024 approvata con 25 voti favorevoli e 2 astenuti, immediatamente eseguibile. Come ha spiegato l’Assessore all’Ambiente, Tommaso Ferrari, delegato dal Sindaco Tommasi, l’in-house consente di rendere più solida l’azienda, trattenendone il valore sul territorio, e di pianificare investimenti e budget sul lungo periodo: 15 anni per la gestione dei rifiuti con uno stanziamento di 50 milioni l’anno, in un’ottica di rendicontazione puntuale e controllata. “Mancava una strategia sui rifiuti – ha affermato Ferrari – e noi l’abbiamo impostata proprio approvando il piano d’ambito che prima non esisteva, consapevoli che dobbiamo arrivare a raggiungere gli obiettivi imposti dalla normativa”. Per quel che riguarda infine l’affidamento della gestione del verde pubblico in-house ad Amia per 5 anni, con un budget di 5 milioni, è stata approvata con la delibera 97/2024 che ha ottenuto 25 voti favorevoli e due astenuti, immediatamente eseguibile.