Amarone Opera Prima, l’edizione del centenario del Consorzio Vini Valpolicella in occasione della presentazione del vintage 2020 del Re dei Rossi veneti, va in archivio oggi registrando numeri da record: 78 aziende della denominazione ai banchi di degustazione, oltre 400 operatori del settore, 1500 winelover e 106 giornalisti da 26 Paesi.
Per il presidente del Consorzio Vini Valpolicella, Christian Marchesini: “Il successo di questa edizione, la più partecipata di sempre, conferma la centralità della Valpolicella nel panorama vitivinicolo internazionale e, al contempo il ruolo Consorzio costantemente impegnato nella gestione, promozione e tutela dei vini del territorio. In uno scenario complesso e ricco di sfide come quello attuale, la crescita delle aziende nel Consorzio e all’evento è un segnale di un nuovo capitolo per la Valpolicella che guarda coesa al futuro”.
Tra le iniziative principali di questa edizione record, le masterclass dedicate al posizionamento del fine wine nella ristorazione internazionale e alle decadi di storia della denominazione, il pranzo stellato per il centenario del Consorzio in cui l’Amarone ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria versatilità e longevità, oltre allo spettacolo firmato da Andrea Pennacchi. Mentre il focus dell’Osservatorio del vino Uiv ha evidenziato i futuri percorsi di promozione del vino icona della Valpolicella.
Oltre 2400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella fino alla città scaligera che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale, 8600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. È l’istantanea del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella che, con oltre il 70% di rappresentatività, tutela e promuove la denominazione in Italia e nel mondo.