All’Antica Bottega del Vino di Verona, le 13 Famiglie dell’Amarone d’Arte e le 10 dell’Accademia del Barolo hanno confermato la volontà di lavorare insieme per divulgare la cultura del grande vino italiano. Le Famiglie dell’Amarone hanno accolto i produttori di Barolo e un centinaio di wine lovers in una serata che ha avuto come protagonisti due vini profondamente identitari e simboli del made in Italy nel mondo: l’Amarone e il Barolo. Durante la cena sono state degustate 23 etichette dell’annata 2011, dei due vini icone del territorio della Valpolicella e delle Langhe. Con questo evento le Famiglie dell’Amarone d’Arte e l’Accademia del Barolo hanno voluto lanciare un messaggio importante: è possibile fare rete e sistema, come ha sottolineato Maria Sabrina Tedeschi, presidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte: «Insieme si è più forti ed è importante creare sinergie anche al di fuori del nostro territorio. Noi e l’Accademia del Barolo siamo due associazioni simili che lavorano in gruppo per esaltare i rispettivi territori promuovendo la ricerca all’interno delle nostre tradizioni e la cultura. Questa serata rappresenta non un confronto, ma un incontro fra due zone d’eccellenza». Anche Gianni Gagliardo, presidente dell’Accademia del Barolo ha messo in luce l’obiettivo dell’Associazione nata cinque anni fa: «La nostra mission è divulgare la cultura del Barolo, un territorio che ci ha sempre regalato moltissimo». L’Antica Bottega del Vino di Verona, considerata in tutto il mondo il tempio del vino italiano, è stata il luogo perfetto per celebrare l’amicizia vitivinicola tra Amarone e Barolo. S. F.