Combattere l’isolamento, rompere l’indifferenza che coinvolge il malato di Alzheimer e la sua famiglia, per creare una comunità capace di supportare e aiutare entrambi. È questo il tema del convegno, organizzato dal Comune, che si terrà la mattina di sabato 21 settembre al Teatro Ristori, in occasione della XXVI Giornata mondiale per l’Alzheimer. L’incontro aperto a tutti, è rivolto in particolare a volontari, operatori e famigliari e vede la partecipazione di Azienda Ulss 9 Scaligera e delle associazioni del territorio. Il tema centrale del convegno è “Vincere la solitudine in una città accogliente”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, a palazzo Barbieri, dall’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco, dalla responsabile dei Centri di decadimento cognitivo e demenze dell’Ulss 9 Laura De Togni, dal presidente dell’Istituto assistenza anziani Alessandro Capiotti e da Maria GraziaFerrari dell’associazione Alzheimer Verona Onlus, da Giuseppe Gambina dell’associazione Familiari malati di Alzheimer, da Giorgio Facci di Abc Onlus e da Michele Orlando di Omnia. Secondo i dati divulgati dalla Regione Veneto, al 31 dicembre 2017, nella nostra regione erano oltre 66 mila persone affette da demenza, di cui 2689 con esordio della malattia prima dei 65, i cosiddetti casi giovanili. L’Alzheimer è la più comune forma di demenza e rappresenta tra il 60 e il 70% dei casi. Nel corso della mattinata, la dottoressa De Togni presenterà la mappa, realizzata dalla Regione, a supporto del percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale messa a disposizione di medici, operatori, familiari e volontari, attraverso un apposito sito internet. Ci sarà, poi, la possibilità di conoscere le esperienze già sperimentate a Verona come la “Comunità amica delle persone con demenza”, i “Centri sollievo” e le varie forme di terapia attraverso l’arte e la musica. Il convegno sarà anticipato, domenica 15 settembre, dal progetto “Alzheimer in viaggio per l’Italia”. L’iniziativa porterà in piazza Cittadella un pullman sul quale sarà possibile sperimentare, attraverso un apposito visore, le sensazioni vissute da una persona malata, ma anche ricevere informazioni e supporto da professionisti.