Alzheimer, formazione per le famiglie Nei quartieri percorsi per un caregiving competente guidato da approccio positivo

Sempre più vicini agli ammalati, e a quanti se ne prendono cura. In primis famiglie e parenti. L’Associazione Familiari Malati di Alzheimer di Verona porta nei quartieri percorsi di formazione per un caregiving competente, guidato da un approccio positivo alla malattia e alle demenze. Gli incontri gratuiti partono domani mercoledì 20 ottobre nella sala polifunzionale di Quinzano, Seconda Circoscrizione, e venerdì 29 ottobre nella sala consiliare di via Benedetti, Quinta Circoscrizione. Corsi per approfondire difficoltà e problematiche quotidiane che possono essere frequentati da tutti, anche da chi non ha ancora un malato in casa. Per iscriversi basta inviare una mail all’indirizzo alzheimer.fam@libero.it, o contattare i numeri 0458345975 – 3406869144.
Un ritorno in presenza per nove serate assieme a Giuseppe Gambina, neurologo e responsabile scientifico dell’associazione; Antonia Buonsanti e Francesca Rubino, psicologhe; Stefania Amato, psicologa, psicoterapeuta, consulente AFMA; Giorgia Stefanescu, educatrice professionale, consulente AFMA. Oltre agli assistenti sociali del Comune di Verona. Al termine del percorso, i familiari potranno usufruire delle opportunità di aiuto – anche personalizzate – offerte da AFMA.
Il programma di incontri è stato presentato questa mattina, in diretta streaming, dagli assessori ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare e al Decentramento Marco Padovani, insieme ai presidenti delle Circoscrizioni Seconda Elisa Dalle Pezze e Quinta Raimondo Dilara, con il consigliere circoscrizionale Moreno Bronzato. Presenti anche presidente e vicepresidente AFMA Giorgio Pedron e Giorgio Facci.
“Quando abbiamo celebrato la Giornata mondiale dell’Alzheimer ci eravamo chiesti come essere più vicini a quanti si prendono cura dei malati – ha detto Maellare -, questa è una risposta concreta e vicina alle famiglie. Le associazioni oggi hanno un ruolo fondamentale, a maggior ragione dopo il periodo che abbiamo vissuto. Torniamo in presenza per non far sentire soli i familiari di chi soffre di demenza. Ringraziamo gli organizzatori per il lavoro instancabile che da decenni portano avanti, con energia e grande entusiasmo”.
“I nostri quartieri sono sempre molto attenti e sensibili alle tematiche sociali – ha spiegato Padovani -. Le famiglie che devono affrontare questo tipo di malattia sono sempre più numerose. E presenti in tutti i quartieri. Siamo pertanto orgogliosi di proporre questi incontri in presenza, segno di vicinanza e ripresa”.
“Si tratta di un ulteriore supporto a una collaborazione in essere da anni – ha aggiunto Dalle Pezze -. Un percorso arricchente perché si lavora sul tema della conoscenza con un approccio interdisciplinare. L’invito è rivolto a tutti”.
“Siamo contenti di promuovere questi incontri a supporto dei familiari e dei caregiver – ha concluso Dilara -, nove serate di approfondimento per le quali ringraziamo gli organizzatori e l’AFMA”.
“Prendersi cura di chi si prende cura è il motivo conduttore che guida l’impegno a favore dei familiari – ha sottolineato Pedron -, attraverso la consulenza neurologica, gli interventi psico-educazionali, con sostegno psicologico individuale o di gruppo. Inoltre l’approccio integrato di stimolazione cognitiva, psicomotoria e relazionale arricchisce a 360 gradi le attività a favore delle persone ammalate. Un cammino di sostegno quotidiano, già sperimentato con familiari e collaboratori”.