Altra vittoria! Setti ha convinto Juric. Però che rischi… L’allenatore, ingaggiato un anno fa tra il malumore generale al posto di Aglietti, ha detto sì. Tenterà una nuova impresa, anche se resta prudente: “Pensiamo alla salvezza. Serve umiltà”

È andata come doveva an­da­re: Juric ha firmato il rin­novo di contratto col Ve­rona, l’accordo è ricco e triennale, Setti è riuscito a convincere l’allenatore, i tifosi festeg­gia­no la per­manenza del capo­po­polo croato. Ancora una volta il presidente ha portato a casa il risultato. Un anno fa, quando ingaggiava l’uo­mo di Spalato al posto di quel­lo della promozione, Aglietti, la tifoseria gli si rivoltava con­­tro. Setti ha vinto, ma Juric nel post-partita contro il Torino ha detto schiet­ta­mente co­me stanno le cose: “Parti­remo per salvarci, il budget è questo. L’anno prossimo non faremo nes­sun salto di qualità. Sarà un Verona umile che cercherà di non retrocedere”. Progetti di mercato? “Abbiamo tanti prestiti, alcuni li vogliamo confermare o comprare, per ciò che sarà possibile”. Intervistato da Sky il croato si è ab­bandonato a una bat­tuta: “Ho firmato in tarda nottata. Mi hanno beccato così, dopo un amaro, dopo la cena. Io sto bene a Verona, non è un sacrificio”. Juric ha sottolineato di non aver firmato per ricono­scenza, o meglio, di non a­verlo fatto solo per rico­noscenza. E allora perché ha firmato? La sensazione è che non abbia ricevuto le garanzie tecni­che che chie­deva sia alla Fiorentina sia al Torino e che dunque, cambiare tanto per cambia­re, era meglio rimanere in una città che lo sta portando in palmo di mano. C’è però un’altra chiave di lettura, lu­singhiera, per il Verona: Setti offre le stesse garan­zie sportive di un gigante co­me Cairo e dell’ambi­zio­sissimo Commisso. Ri­cor­­diamo cos’ave­va detto l’al­­lenatore prima della sfida contro il Toro: “Ho riserve a livello spor­tivo. Quest’anno ab­biamo fat­to un grande la­voro ma ci sono andate tut­­te bene, non abbiamo avuto infortuni o altri pro­blemi. Ho un po’ di dubbi: l’uomo vuole sempre di più, ma non penso solo a me stes­so, ma anche al pub­blico. La mia perplessità è questa. Pren­de­remo una decisione in questi giorni”. Ha preso la decisione dopo una man­ciata d’ore. Pos­sibile che i dubbi di setti­ma­ne di trat­tativa siano stati risolti im­provvisamente? Non tutti, è evidente, ma Setti deve a­vergli garantito che Amra­bat, Rrah­mani, Kumbulla e gli altri partenti verranno so­sti­tuiti a dovere. Non con nomi di grido, che il mo­mento economico non con­sente voli pindarici, ma con gio­vani altrettanto pro­met­tenti e affamati. Non sarà sem­­plice, ma Setti e il suo staff negli anni hanno a­bituato a stupire. Le cin­que so­sti­tu­zioni sono state con­fer­mate anche per la pros­sima sta­gione. Servirà una rosa am­pia e di qualità. Questo gior­nale non ha mai fatto sconti al presidente del Verona, il quale, ad esem­pio, se l’an­no scorso non fosse stato convinto in e­x­tre­mis di eso­nerare Grosso oggi pro­babilmente sta­rem­mo scri­­vendo di una squa­dra di me­dio cabo­taggio di serie B. Perio­dica­mente ven­gono ri­lan­ciate dichia­razioni con cui il veccio a­mico Volpi lo ac­cusa di ogni magagna. Noi ci limitiamo ai fatti. E questi di­cono che Setti ha riportato il Verona do­ve non era riu­scito nes­suno in vent’anni di tentativi. A.G.