Mettetevi il cuore in pace: i lavori sulle strade della città per la Tav dureranno anni. In particolare quelli che consentiranno ai Treni ad alta velocità di attraversare il centro città. Sono stati infatti presentati questa mattina a Palazzo Barbieri dall’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari e dai responsabili di Rfi e delle imprese i prossimi interventi per il Nodo ovest, ovvero l’ingresso in città della tratta Brescia-Verona. Lavori che porteranno il quadruplicamento dei binari della linea storica fin dentro la stazione di Porta Nuova e costeranno 441 milioni di euro già finanziati.
LE DATE. Questo intervento si concluderà nel 2028, come ha spiegato l’ingegner Baroncioni responsabile del procedimento per Rfi mentre la tratta Brescia-Verona che è già al 70% dovrebbe entrare in funzione prima, vale a dire a fine 2026, quindi dopo le Olimpiadi invernali Milano-Cortina con cerimonie in Arena a Verona.
I LAVORI. La presentazione di questa mattina era riferita alle sole opere propedeutiche per liberare il sedime che ospiterà il cantiere e le attività di posa della nuova linea e informare così gli abitanti della zona di quello che li aspetterà per qualche tempo con conseguenti modifiche alla viabilità.
Per ora, non cambierà nulla. Si comincerà solo a installare le recinzioni arancioni tra il Quadrante Europa e la stazione di porta Nuova, delimitare il sedime, sfalciare erba, eliminare qualche albero, abbattere alcuni edifici, eseguire la bonifica da ordigni bellici, come ha spiegato l’ingegner Marchetti rappresentante delle imprese.
Le attività propedeutiche inizieranno a maggio. A fine maggio dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo redatto dal raggruppamento temporaneo di imprese (Pizzarotti, Saipem e Salcef) insieme con Comune e Rfi. I cantieri veri e propri quindi si apriranno da ottobre-novembre.
Al Fenilon verrà installato il campo base per gli operai. I lavori per l’ Ingresso Ovest consistono nella realizzazione di 3,6 chilometri di nuova linea AV/AC, la cui attivazione è prevista entro il 2028, di un nuovo tracciato di circa 3,3 chilometri, che consentirà l’interconnessione diretta fra la linea Milano-Verona e la linea del Brennero, nel potenziamento di circa 4,2 km dell’esistente linea ferroviaria. Il progetto prevede, inoltre, interventi di razionalizzazione e potenziamento della stazione di Verona Porta Nuova, con modifica e ampliamento dei marciapiedi e dei sottopassi esistenti.
Cantieri in via Albere, A22, via Carnia
BENEFICI. Secondo Rfi questi interventi che costituiscono una prima fase del progetto di riassetto complessivo del nodo ferroviario di Verona, permetteranno di ridurre le interferenze tra i diversi flussi di traffico, rendendo più fluida la circolazione e aumentando la capacità dell’infrastruttura, con benefici sulla regolarità e sulla puntualità sia dei servizi a lunga percorrenza sia di quelli regionali, nonché maggiore efficienza e consistenza del trasporto merci. La nuova linea merci consentirà poi di potenzierà i collegamenti con lo scalo intermodale di Verona Quadrante Europa.
VIABILITA’. Ci saranno ovviamente ripercussioni sulla viabilità della zona e dureranno, secondo l’assessore Ferrari, tre anni. I cantieri per la viabilità potranno aprire anche contemporaneamente, non uno dopo l’altro, con conseguenti modifiche e deviazioni. Saranno interessate in particolare via Albere, via Carnia, la tangenziale ovest, lo svincolo per San Massimo e l’A22.
In particolare, che cosa riguarderanno i lavori stradali? Si tratterà, come già avvenuto altrove, di allargare la sede ferroviaria per consentire di ospitare i nuovi binari e di conseguenza i sottopassi dovranno essere allargati. E’ il caso del sottopasso di viale Piave che sarà interessato da importanti lavori, così come lo scavalco sull’A22 dovrà essere rifatto e così pure quello sulla tangenziale ovest. Via Carnia avrà un nuovo lungo sottopasso che potrebbe andare a collegarsi con l’inizio della strada di gronda prevista dal Comune, se si riuscirà a far coincidere i tempi degli appalti e dei cantieri.
ROTONDE. Via Albere potrebbe essere interessata in contemporanea anche dalle opere di compensazione, vale a dire le due rotonde previste dal Comune a nord e a sud della grande arteria, richieste da tempo dai residenti per risolvere gli ingorghi di traffico. “La progettazione di queste due rotonde -ha specificato l’assessore Tommasi – sarà pronta a breve”.
FILOBUS E BICI. Ma non è l’unica novità: “Inoltre stiamo lavorando per accedere al bando che finanzia il trasporto rapido di massa e riuscire così ad ampliare la rete del filobus”. .
PORTA VESCOVO. Sempre in coincidenza con i lavori ferroviari, ma nella zona est della città, verrà finalmente rivisto lo snodo dell’incrocio di Porta Vescovo dove passerà il filobus”.
NODO EST. Si attende ancora il via libera dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di Roma per il nuovo ponte ferroviario sull’Adige riservato alla Tav.