Nuovi venti diplomati del master Universitario di 1° livello dedicato all’alta formazione in project management. Sono stati consegnati i diplomi ai venti allievi che vanno ad aggiungersi agli oltre 150 project manager già formati. Il percorso partito dall’Università di Verona, giunto alla sua XI edizione è rivolto sia ai giovani laureati che da subito vengono inseriti in azienda grazie a stage retribuiti e sia a professionisti che già lavorano ma che hanno l’esigenza di aumentare le proprie competenze. Questo accade perché ad oggi, la figura del project manager, oltre ad essere tra le più richieste dal mercato del lavoro, concentra competenze eterogenee e trasversali ed è in grado di coordinare professionisti diversi con un orientamento al risultato e alla gestione totale del progetto. “L’obiettivo del master è quello di creare figure in grado di realizzare progetti complessi all’interno di una azienda – ha spiegato Alberto Roveda direttore del Master MPM dell’Università degli studi di Verona – In un mondo del lavoro che sta diventando sempre più tecnologico vede la richiesta di quelle figure un grado di risolvere problemi e difficoltà di gestione delle innovazioni. È importante dunque riuscire a formare professionisti che siano in grado di realizzare progetti seguendo quelle che sono anche le strategie aziendali”. A tal proposito il rapporto di Unioncamere dal titolo “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2019 – 2023)”, stabilisce che la “Digital Trasformation” avrà un peso determinante nel caratterizzare i fabbisogni occupazionali dei diversi settori economici, arrivando a coinvolgere circa il 30% dei lavoratori. In particolare, si stima che le imprese ricercheranno tra circa 270.000 e circa 300.000 lavoratori con specifiche competenze connesse a “Industria 4.0”. Il percorso formativo MPM si è concluso con la realizzazione di un progetto di gruppo dal taglio internazionale che ha infatti coinvolto una delle tappe di Coppa del Mondo di Sci, la “Audi FIS Ski World Cup Alta Badia”.