L’imprenditrice del vino Marilisa Allegrini, come ampiamente previsto, è stata confermata dal sindaco Damiano Tommasi nel consiglio di indirizzo della Fondazione Arena in veste di rappresentante del Comune. La Allegrini, che è al secondo mandato, non sarà l’unica donna nel consiglio di indirizzo: il ministero dei Beni culturali al posto dell’uscente Flavio Piva ha infatti nominato in consiglio Serena Cubico, ex sindaco di Ferrara di Monte Baldo, esponente di Fratelli d’Italia e professoressa associata di organizzazione aziendale all’Università degli Studi di Verona. Ora la situazione rischia di entrare in una fase di stallo: il sindaco che è presidente di Fondazione Arena è intenzionato ad aprire una manifestazione di interesse rivolota ai profesionisti del mondo della lirica che vogliano candidarsi a sovrintendente dell’Arena, presentando anche un progetto quinquennale. Il direttore generale dle ministero dei Beni culturali Antonio parente ha però scritto al sindaco Tommasi affermando che da solo il presidente della Fondazione Arena in mancanza di espressa deliberazione assunta con il voto favorevoledella maggioranza dei consigliei presenti (nel consiglio di indirizzo) non può procedere alla pubblicazione della manifestazione di interesse. E ora come ora il nuovo consiglio di indirizzo verrebbe fuori o con una maggioranza di centrodestra o al massimo con un pari e patta. Al momento sono stati indicati il presidente della Camera di commercio Riello, per il ministero Serena Cubico, per il Comune Marilisa Allegrini che va ad affiancare Tommasi. Resta da nominare il rappresentante della Regione sul cui nome vi sono tensioni leghiste visto che da Verona sarebbe partita l’indicazione per Nicolò Zavarise, mentre Zaia avrebbe intenzione di affidarsi all’esperto Federico Pupo già direttore artistico al Salieri di Legnago o comunque di trovare un nome legato al mondo dello spettacolo. In ogni caso il Consiglio di indirizzo andrebbe a finire 3 a 2 per il centrodestra in attesa di capire chi prenderà il posto in Cdi che verrà lasciato libero da Davide Croff in quanto Generali non intende più partecipare con i 740 mila euro annuali e non è interessata ad avere il posto in consiglio. Posto che dovrebbe essere deciso dal Comune di concerto con il ministero e il ministro Sangiuliano ha gia fatto sapere che lui non fa il notaio di decisioni altrui ma vuole co-decidere. Anche se finisse 3 a 3 il Consiglio di indirizzo rischierebbe di essere un terreno di scontro, figurarsi se dovesse assestarsi su un 4 a 2 per il centrodestra. Ecco quindi che qualunque decisione il sindaco/presidente Damiano Tommasi volesse prendere di propria iniziativa, dovrebbe in realtà confrontarsi con un consiglio di indirizzo che gli potrebbe stoppare ogni iniziativa se non addirittura metterlo in minoranza. A comninciare dalla indicazione del nuovo sovrintendente, il cui nome va inviato al ministro con una proposta unitaria. Invece rischiano di partire due nomi contrapposti. Nel frattempo la sovrintendente attuale Cecilia Gasdia va avanti di proroga in proroga. Per evitare di ritrovarsi in minoranza e al centro di uno scontro politico, Tommasi deve ricucire e trovare un metodo condiviso. Ma la sua maggioranza difficilmente può digerire un altro accordo con il centrodestra sull’esempio di quanto accaduto in Provincia con la convergenza sul presidente leghista Flavio Pasini. E’ un modello di governo replicabile? si chiedono a Palazzo Barbieri.