Mister, un giudizio su questi due giorni di selezioni. Soddisfatto?
“Assolutamente sì, soddisfatto soprattutto dell’impegno che hanno messo tutti quanti, di come hanno risposto perché è venuta un sacco di gente grazie all’attenzione che è riuscita ad attirare questo nuovo progetto. Poi adesso avremo tanto da fare, tanto da selezionare, mi dispiace per i ragazzi che hanno fatto dei sacrifici per venire e provare ma purtroppo le selezioni vanno così”.
Adesso come si procederà?
“La settimana prossima, in base a quelli che abbiamo selezionato, se riusciranno a venire, dobbiamo valutare il numero dei ragazzi che saranno a disposizione, eventualmente faremo un ulteriore scrematura e poi massimo a fine settimana prossima dovremo già avere i giocatori che faranno parte dell’FC Chievo 2021”
Ancora presto per parlare di moduli e schemi?
“Quello lo deciderò in base ai giocatori che avrò a disposizione, l’importante sarà lo spirito, il modulo conta relativamente”.
Come hai vissuto la vicenda Chievo prima di venire qui?
“Onestamente seguivo un po’ la situazione con dispiacere, però ero in un’altra realtà ed ero concentrato su quella. Ci sono rimasto male, perché ho fatto parte del Chievo, sono sempre stato uno di quelli che ha visto la favola Chievo e si è affascinato a questa piccola realtà che è diventata grande nel tempo. La speranza è che noi possiamo quantomeno far ritornare nei tifosi l’entusiasmo, perché dire di far tornare quel Chievo sarebbe presuntuoso. Però mantenerlo vivo quello sì”.
Il rapporto con Pellissier come è nato?
“Abbiamo giocato insieme e quando ho letto del suo nuovo progetto l’ho chiamato, mi ha colpito la sua voglia di intraprendere questa nuova strada, io per primo vivo di entusiasmo e quindi non ho badato molto alla categoria, ho badato al lavoro che possiamo fare. C’è n’é tanto e vogliamo farlo bene”.