È partito all’ex Arsenale il trasloco di due sarcofaghi da 10 tonnellate ciascuno, più una considerevole quantità di reperti ossei che fino ad oggi sono stati conservati nelle palazzine della corte Ovest del compendio.
Dove, nelle scorse settimane, sono arrivate le tanto attese gru che hanno decretato l’avvio del cantiere vero e proprio. Da qui la necessità di sgomberare tutti i depositi di vario genere collocati in via provvisoria negli spazi dell’ex Arsenale.
I reperti archeologici sono gli ultimi a lasciare il sito, per le loro caratteristiche è stato infatti necessario organizzare uno spostamento ad hoc, con strumenti e macchinari appositi, come indicato dalla Soprintendenza che ne è proprietaria.
Ora tutto il materiale è partito, direzione Forte Santa Caterina al Pestrino, dove saranno depositati in attesa di una collocazione che li valorizzi e li renda visibili alla cittadinanza. Tra le ipotesi al vaglio di Comune e Soprintendenza, vi è infatti quella di utilizzare una parte dell’area verde, circa 250 mila quadrati, per creare un parco archeologico all’aperto, una sorta di museo in cui esporre una parte del ricco patrimonio archeologico di varie epoche che la città non smette di regalare.
Si tratta del materiale archeologico rinvenuto durante i lavori per la costruzione del parcheggio interrato di piazza Corrubbio a San Zeno.
Nei mesi scorsi, in vista dei lavori, hanno traslocato anche gli altri materiali temporaneamente alloggiati nel compendio, dai faldoni dell’Ordine degli Avvocati a quello di diversi archivi; trasloco forzato anche per il Centro di Riuso Creativo del Comune, che ha spostato la sede solo di qualche decina di metri.
In parallelo si sta allestendo il cantiere vero e proprio per i grandi lavori perché tra meno di un anno e mezzo il compendio avrà tetti nuovi, muri ristrutturati e sarà a posto dal punto di vista sismico. Il cronoprogramma prevede 542 giorni di lavoro, per un investimento di circa 5 milioni di euro.
I lavori sono partiti dalla Corte Ovest, quella destinata ad ospitare l’Accademia delle Belle Arti. Una volta messi in sicurezza i tetti e i parametri antisismici, si interverrà sugli interni. Nello specifico si tratta di mettere mano ad una mole di coperture pari a 22 mila metri quadrati di superficie, verranno cioè rifatti tutti i tetti delle palazzine dell’ex Arsenale, ad eccezione della palazzina di Comando, l’unica che non necessita di tale intervento.
Questa mattina il sindaco si è recato all’Arsenale per verificare il trasloco dei reperti archeologici. Insieme a lui l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, il presidente della commissione consiliare quarta Matteo De Marzi e la presidente della commissione temporanea Arsenale Paola Bressan.