All’armi siam sardine Un esercito spontaneo sarebbe pronto a contestare Salvini. In 7 mila nel veronese

Alcuni media locali, con grande enfasi, hanno annunciato che le “sardine” veronesi sarebbero già settemila. Le hanno viste in rete, non quelle degli instancabili pescatori veneti, bensì sul web, per molti – troppi – strumento di rimbambimento di massa. Settemila giovani e meno giovani della nostra provincia sarebbero pronti a scendere in piazza allo scopo di contestare Matteo Salvini. Altre argomentazioni, lo si sta vedendo in Emilia-Romagna ma non solo, non sono previste: non abbiamo nulla contro le “sardine”, sia chiaro, ci limitiamo a riportare i fatti. E a chi contesta questa nostra tesi consigliamo di andare su internet a leggersi il (non) manifesto di questi pesciolini. L’ammucchiata di “sardine” in saòr, su Facebook, si è data il nome di “Verona non si lega”. A risvegliare la città, scrive la stampa cittadina, è stato tal Jacopo Buffolo, 23 enne studente universitario che in nome dell’«antifascismo» – ci mancava – è pronto a guidare (dove, quando?) la gandhiana protesta dei “compagni”. Il Buffolo, sul giornale, viene osannato: iscritto alla facoltà di Storia a Padova, «per pagarsi gli studi svolge il servizio civile». Caspita, un eroe! Provincialismo mediatico al potere. Dimenticavamo: il Buffolo è sceso in campo anche per «far emergere i tanti che sono antiterroristi». E per fortuna, tiriamo un sospiro di sollievo, ci voleva, perché per la città ormai non si contano più i bandati armati di luganeghe spara grasso e codeghini esplosivi. Settemila “sardine” veronesi, dunque. Una cifra da togliere il sonno, nella nostra provincia, a Lega e alleati. E pensiamo se queste “sardine” chiamassero a raccolta i loro simili in occasione delle elezioni comunali, previste nel 2022: chissà, forse per il Pd sarebbe la volta buona. E se le “sardine” si coalizzassero anche in vista del voto regionale della prossima primavera? La riconferma del “doge” Zaia sarebbe a rischio. Ma dai! Facciamo i seri: un conto è la realtà virtuale, dove le “sardine” possono essere anche un milione per città, un altro sono i voti nelle urne. E dalle nostre parti la sinistra, piaccia o no – non scendiamo nell’agone politico – parentesi Zanotto a parte non ha mai toccato palla. Settemila “sardine” veronesi? Suvvia…