Quante volte ci siamo posti l’interrogativo su che cos’è l’arte, a che cosa serve, qual è la sua origine. L’arte nel suo significato più ampio comprende ogni attività umana, svolta sia dal singolo individuo, che collettivamente dalla comunità, e porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza.
Potremo parlare di arte come di un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Quando la forma del linguaggio è la parola scritta o parlata è abbastanza semplice capire e farne tesoro ( sempre che sia la stessa lingua ovviamente); ma quando si parla di linguaggio artistico, non ne esiste uno solo e nemmeno esiste un unico codice inequivocabile di interpretazione.
Ma cos’è l’arte? Forse nel suo significato più sublime è l’espressione dell’interiorità e dell’animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell’artista nell’ambito sociale, morale, culturale etico e religioso del suo periodo storico.
L’arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione. Potremo approfondire tali concetti se ad es davanti ad un’antica è bellissima opera architettonica ci ponessimo il problema di interpretare e non di godere solo della sua bellezza e importanza.
Il concetto di arte nel tempo subisce una trasformazione graduale ma radicale. Col tempo il termine arte antichità portano a significare la capacità di fare qualche oggetto ossia conoscenza delle regole, mediante le quali era possibile produrre un oggetto. L’arte quindi includente quello che oggi chiameremo artigianato più una parte delle scienze (astronomia e storia).
Gli antichi greci per indicare una disciplina artistica, non usavano terminologie quali musica, architettura o arti visive, ma usavano invece concetti di minore estensione come ad esempio, mimica, commedia, tragedia concetti che oggi sono inclusi nell’ambito del teatro.
La poesia rimaneva fuori dal campo dell’arte, perché priva delle caratteristiche dell’arte. Era per lo più cantata e recitata non era una produzione materiale quindi non si basava su regole specifiche ma sull’invenzione individuale.
Nel Periodo Ellenistico, iniziarono le prime classificazioni e le arti vennero divise in arti comuni e liberali, a seconda che uno sforzo fisico o uno sforzo intellettuale.
Nel Medioevo si cominciarono a rivalutare le arti comuni, che verranno chiamate meccaniche, ma continueranno ad avere un ruolo subalterno rispetto alle arti liberali. Per ogni periodo storico prenderanno forma divenendo una sorta di linguaggio sempre più specializzato e adatto al proprio tempo: arti diverse, o meglio, attraverso le stesse arti opere diverse sempre più preziose.
Verona ha la fortuna di avere al suo interno, a partire dall’arte paleocristiana, tutte o quasi, le manifestazioni e i linguaggi artistici, e non attraverso esempi poco importanti, ma attraverso opere conosciute in tutto il mondo e che spesso sono diventate esempio per le manifestazioni artistiche di altri paesi.
E’ come possedere un’enciclopedia di storia dell’arte aperta su di un tavolo, che si può sfogliare per permettere agli interessati di percorrere la storia di tutte le arti e di tutti i periodi.
Tiziano Brusco