In Europa, si stima siano oltre 50 milioni i disabili. Persone che, una volta terminato il percorso della riabilitazione, hanno minori opportunità di praticare sport per problematiche di tipo organizzativo e qualitativo dei centri sportivi, non ultimo per questioni di economico.
Di questo, e dei cambiamenti in atto in Europa rispetto alla qualità dell’offerta di attività fisica motoria e sportiva destinata ai portatori di handicap, si parlerà giovedì 17 marzo (dalle 10.30 alle 13) a Palazzo della Gran Guardia nel convegno “Dalla riabilitazione allo sport” organizzato dal Centro polifunzionale Don Calabria, con il patrocinio del Comune di Verona, nell’ambito del progetto europeo Sport+ 4 All Active and Included.
Il convegno
A moderare gli interventi sarà il dottor Roberto Filippini, medico dello Sport dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar. Ad alternarsi al tavolo dei relatori saranno: Maurizio Chiappa, coordinatore europeo del progetto Sport+ 4 All; Natasha Jovicic dell’Agenzia della Commissione europea (Eacea) a illustrare lo scenario in Europa e le linee di finanziamento 2016-2017 del Programma Erasmus+ Sport; la dottoressa Barbara Montagnana, fisiatra del Centro Don Calabria, a evidenziare il valore dell’attività fisica nei soggetti disabili e cosa si sta realizzando nel Centro scaligero che è l’unico partner italiano del progetto. Ad entrare nello specifico delle iniziative portate avanti nei sette Paesi coinvolti spetterà a Guus Van Beck, Equass Expert (European Quality in Social Services di Brussels); Rasa Ustinaviciene, project manager del Valakupiai Rehabilitation Centre di Vilnius, esporrà invece quanto si sta realizzando nello specifico in Lituania.
Per il Comune di Verona l’assessore allo Sport Alberto Bozza e l’assessore ai Servizi sociali Anna Leso spiegheranno, rispettivamente, il ruolo delle strutture e dei centri sportivi per l’accessibilità e l’inclusione, e il Protocollo siglato con il Centro Don Calabria per la promozione del progetto.
A concludere i lavori sarà Alessandro Galvani, direttore del Centro Don Calabria.
Sport+ 4 All, il progetto europeo
Nella società moderna, lo sport è uno dei fattori determinanti per salute e benessere psico-fisico. Mantenersi “in movimento”, come indicato nelle linee guida dell’Unione europea, contribuisce a ridurre e prevenire malattie gravi, con un risparmio in termini di spesa sanitaria. Non tutti i cittadini, in particolare in presenza di una forma di disabilità anche lieve, hanno tuttavia la possibilità di scegliere liberamente a quale pratica sportiva dedicarsi: mancano infatti proposte sufficienti ed adeguate oltre a buone prassi da declinare nei centri sportivi e da condividere tra medici e terapisti della riabilitazione e dello sport, istruttori.
Per colmare tale lacuna, da un anno il Centro polifunzionale Don Calabria di Verona è capofila di Sport+ 4 All Active and Included. Il progetto, uno dei 38 selezionati tra 406 proposte, è finanziato con il sostegno della Commissione europea nel Programma Erasmus+ Sport – Collaborative Partnership. Fondandosi sul paternariato collaborativo, riunisce sette centri specializzati di diverse Regioni d’Europa (oltre all’Italia partecipano Lituania, Portogallo, Germania, Estonia, Spagna, Irlanda del Nord) accomunati dalla condivisione di un’esperienza pluriennale nella fornitura di servizi di qualità certificata per la riabilitazione e lo sport adattato.
Obiettivo dell’iniziativa, la cui conclusione è fissata a giugno del prossimo anno, è creare strumenti per una qualità più ampia e alta dell’offerta sportiva ai disabili. Per 30 mesi, i Centri di riabilitazione confronteranno le proprie conoscenze rispetto a sei dimensioni qualitative: comunicazione e coinvolgimento degli utenti, valutazione dei bisogni e delle capacità fisico-sportive, pianificazione e gestione delle attività, formazione dello staff di professionisti, partenariati per assicurare un continuum nell’erogazione, valutazione finale dei risultati.
I sette partner
Nelle strutture del Don Calabria, in via San Marco, il progetto ha coinvolto in questi primi dodici mesi di lavoro 6 gruppi di 8 persone con handicap che hanno preso parte a programmi sportivi: postural breathing, nordic walking, movimento creativo, attività in acqua. A essi si affianca un “Gruppo Zero” composto da individui under 50 con sindrome plurimetabolica: ogni mese e per gruppi di cinque pazienti, nella palestra dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar, l’Unità operativa di Medicina dello Sport ha osservato gli effetti del movimento a vantaggio della prevenzione.
L’esperienza veronese procede di pari passo con quella di altri sei centri in altrettante Regioni europee: il Valakupiai Rehabilitation Centre di Vilnius in Lituania, il Centro de Reabilitação Profissional de Gaia ad Arcozelo in Portogallo, il Berufsbildungswerk Adolf Aich Ggmbh di Ravensburg in Germania, l’Astangu Vocational Rehabilitation Centre di Tallinn in Estonia, la Fundacion Intras (Research and Treatment in Mental Health and Social Services) di Valladolid in Spagna e The Cedar Foundation a Belfast in Irlanda del Nord.
Il Centro polifunzionale Don Calabria
È una delle molteplici opere sociali educative e sanitarie promosse dalla Congregazione Poveri Servi della Divina Provvidenza. Dal 1958 al 2002 la sede era in via Roveggia: in questi anni sono nate le aree del Centro ed associazioni collegate. Nel 2002, è stata trasferito in via San Marco per svolgere la propria missione: accogliere e promuovere ciascuna persona, intervenendo in modo globale sulle sue necessità, valorizzandone attitudini e capacità per rendere più soddisfacente e dignitoso il suo inserimento nella società.
Punti qualificanti della struttura sono l’integrazione tra le diversità, la flessibilità e la personalizzazione dei percorsi, la valorizzazione delle attitudini personali, la presa in carico globale della persona, la collaborazione ed il raccordo tra i diversi sistemi.
Il Centro è impegnato nella riabilitazione, formazione e riqualificazione professionale, nella promozione ed integrazione sociale attraverso quattro aree distinte tra loro, ma in grado di agire in modo integrato e inter connesso:
• Area riabilitativa per interventi terapeutici e terapie riabilitative al Presidio di Riabilitazione “Centro Medico Sociale Claudio Santi”, servizi assistenziali occupazionali per persone con gravi esiti di trauma cranico e cerebrolesioni acquisite.
• Area formativa per attività educative e di crescita scolastico professionale, orientamento, formazione professionale dei giovani, formazione per adulti occupati o inoccupati, mediazione al lavoro ed inserimenti lavorativi.
• Area sociale per persone disabili adulte al termine della fase terapeutico-riabilitativa ed attività educativo-occupazionali volte a promuovere l’autonomia personale e l’espressione delle singole potenzialità; servizi di sollievo e strutture di accoglienza e di ospitalità per piccoli nuclei di adulti disabili.
• Area sportiva per attività sportive e ricreative rivolte agli utenti del Centro e al territorio. Il Centro Polisportivo è una struttura di eccellenza per la pratica sportiva e sportivo-riabilitativa.