E alla fine l’ha spuntata lo stopper dello scudetto. Difficile, in realtà, battere gli “eroi” che hanno segnato la storia del calcio italiano, con l’impresa di 35 anni fa. C’è riuscito finora Gigi De Agostini, che ha superato Luciano Marangon, ma non ce l’hanno fatta Klaus Bachlechner e Alberto Batistoni, finiti nell’ordine alle spalle di Silvanone Fontolan, ribattezzato da Valentino Fioravanti “la quercia di Garbagnate”.
IL MASTINO CON I BAFFI. Del resto, Fontolan era il favorito, anche per quel ruolo di “saggio” dello spogliatoio, umile e forte, che s’era ritagliato inn quella squadra, dotatissima anche di persone intelligenti. Fontolan era reduce dalla non felicissima esperienza all’Inter e, come tanti altri “scarti” delle grandi, a Verona trovò la dimensione per esprimersi al meglio. Meritato dunque, il suo successo, che è stato comunque contrastato soprattutto nella fase iniziale.
IL “TEDESCO”. Al secondo posto ecco Klaus Bachlechner, che ha preceduto di una manciata di voti Alberto Batistoni. Tutti e due interpreti del Verona anni ‘70, romantico e naif ma sempre vivo nel cuore della gente. Due grandi giocatori, che passati da Verona disputarono poi eccellenti stagioni anche con altre maglie.
PRESENTE E PASSATO. Quarto posto per Vangelis Moras, mentre non deve stupire, tra ghli altri, la presenza di Cardano e Grava, “miti” di un Verona anni ‘60, davvero lontano. Ma comunque grande.