Alla Camera di Commercio la mostra “Com’eri vestita?” Venerdì 15 novembre dalle ore 18.30 alle 22.00 e sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.00

Venerdì 15 novembre dalle ore 18.30 alle 22.00 e sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.00 alla Camera del Lavoro Cgil di Verona di via Settembrini 6 sarà possibile visitare la mostra “Comeri vestita?”, una raccolta di testimonianze autentiche di donne vittime di violenza sessuale esposte insieme agli abiti che riproducono quelli indossati al momento delle aggressioni. Da un’idea partita da una poetessa americana per dimostrare come il tipo di abbigliamento non c’entri nulla con la violenza perpetrata o subita, e contrastare lo  stereotipo del “se l’era cercata” che rovescia le responsabilità dall’autore alla vittima. L’associazione Isolina e… con questa mostra manda un messaggio forte, che arriva a toccare le emozioni, in supporto alla campagna di Amnesty sul “consenso”  #IOLOCHIEDO.
“Invitiamo lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadina a venire a visitare questa mostra perché è un concentrato molto potente di documentazione e denuncia sociale contro gli stereotipi ancora imperanti che propongono la violenza e la sopraffazione come una componente inscritta nelle relazioni tra i ruoli, nei rapporti sentimentali, a casa, nei luoghi di lavoro” spiega Francesca Tornieri, Segretaria generale della Cgil Camera del Lavoro di Verona.
“Seppure in misura minore rispetto al passato, o forse con modalità più subdole che spesso passano per l’uso dei social, il fenomeno è ancora ben presente anche nei luoghi di lavoro dove, secondo l’ultima indagine Istat riguardante il biennio 2022-2023, il 4,9% delle donne tra i 15 e i 59 anni ha subito una molestia sul lavoro a sfondo sessuale negli ultimi tre anni. Il 13,5% delle donne e il 2,4% degli uomini tra i 15 e i 70 anni ha subito almeno un episodio di molestia sul luogo di lavoro nella sua vita, con punte del 21,2% nelle coorte di età dai 15 ai 24 anni” continua.
“Un altro aspetto su cui lavorare attraverso la formazione, ma soprattutto attraverso la rivendicazione della parità salariale” conclude Tornieri. “L’ultimo resoconto sociale dell’Inps di Verona indica un divario salariale ancora molto profondo tra i sessi, sia nel settore lavorativo privato, nell’ordine del 30%, sia nella pubblica amministrazione, nell’ordine del 25%”.