Come fosse ieri, son passati 45 anni, ma è impossibile dimenticare. Kinshasa, Zaire, ospita “Rumble in The Jungle” (Terremoto nella giungla), considerato uno dei match più importanti della storia della boxe. Di fronte George Foreman, il re, allora il più forte e Mohamed Ali.
Foreman e Ali passarono l’estate del 1974 ad allenarsi nello Zaire, abituando i loro corpi al calore e al clima tropicale della nazione africana. L’incontro cominciò alle 5 di mattina secondo l’ora di Kinshasa, per poter essere trasmesso in diretta al pubblico televisivo americano.
FOREMAN FAVORITO. Foreman era dato per superfavorito: i colpi veloci di Ali non sembravano pericolosi per un pugile di grande massa e forza come Foreman. Foreman era considerato come il pugile più forte fisicamente mai esistito.
Trionfò invece Ali per KO alla 8^ ripresa dopo aver sfiancato l’avversario con la sua velocità e la sua tattica sfuggente. L’incontro è considerato una delle più grandi dimostrazioni di pianificazione strategica e di esecuzione tecnica mai viste in uno scontro di pesi massimi.
Foreman e Ali divennero amici dopo lo scontro. Alla consegna dei Premi Oscar dove Ali venne premiato per “When We Were Kings“, un documentario sull’incontro in Zaire, il campione ebbe difficoltà a salire sul palco per via del morbo di Parkinson. Venne aiutato a salire i gradini proprio da Foreman.
ALI’ BOMA YE. Foreman, all’epoca ardente patriota, non avrebbe mai rifiutato di andare in Vietnam, come fece Ali, e per questo era ben visto da buona parte dell’opinione pubblica americana, ma in Africa era tutta un’altra storia. In quella terra lontana Alì si sentiva a casa e i tifosi erano pazzi di lui e gli urlavano “Ali Boma ye”, ‘Ali uccidilò, perchè secondo loro Foreman era diventato un traditore, il nero che si era venduto ai bianchi. Lo sfidante di Alì, poi, scese la scaletta dell’aereo accompagnato da un pastore tedesco, l’animale usato dagli occupanti belgi come cane poliziotto per le spedizioni punitive.
IL MATCH. Nelle prime sei riprese Alì viene martellato dai colpi dell’avversario ma il ‘Più Grande’ aveva imparato a resistere al dolore facendosi colpire ripetutamente, in allenamento, dallo sparring partner Larry Holmes. All’ottava ripresa inventò il proprio capolavoro e attaccò l’avversario con una serie di colpi chiusa da un micidiale destro che costrinse alla resa il rivale. Così quella notte riconquistò il titolo dei massimi e sotto la pioggia di Kinshasa venne di nuovo proclamato Re.
Dopo molti anni, Foreman dirà:”Quel match ha cambiato la mia vita, mi ha reso un uomo migliore”.