Massima attenzione e impegno congiunto e coordinato da parte di tutti i soggetti coinvolti per affrontare il fenomeno dell’incidentalità stradale, promuovendo in chiave preventiva la diffusione a tutti i livelli di una “cultura della sicurezza” che possa orientare tanto le decisioni degli attori istituzionali e degli enti proprietari delle infrastrutture viarie quanto i comportamenti degli automobilisti e degli altri utenti delle strade. Questo l’approccio condiviso che ha ispirato la riunione dell’Osservatorio provinciale per il monitoraggio dell’incidentalità stradale presieduta stamane dal Prefetto, Donato Cafagna.
All’incontro hanno partecipato, oltre al Dirigente della Sezione Polizia stradale di Verona, rappresentanti della Regione del Veneto, della Provincia di Verona, del Comune capoluogo, delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, del SUEM 118, della ULSS 9 Scaligera, dei gestori delle reti stradali interessate, dell’ACI, dell’Associazione Verona Strada Sicura. Sono intervenuti anche Sindaci, amministratori locali e Comandanti delle Polizie municipali della provincia.
Sono stati 2945 i sinistri con feriti verificatisi nel primo semestre del corrente anno per i quali è intervenuto il SUEM 118, 27 dei quali mortali, che rappresentano i due terzi del totale degli interventi effettuati nell’intero arco del 2022 (4628).
La Prefettura, in questa prima metà del 2023, ha adottato oltre 1000 provvedimenti di sospensione della patente. Tra le principali cause la guida in stato di ebbrezza alcolica e la distrazione legata anche all’utilizzo di smartphone e cellulari e l’eccesso di velocità.
Nel corso della riunione, la Dirigente della Polizia Stradale ha presentato un nuovo software ministeriale – che sarà reso disponibile a ciascun organo di polizia a livello comunale e provinciale – che consentirà l’acquisizione di dati omogenei sull’incidentalità stradale,.
Sul piano degli interventi sul sistema viario, i rappresentanti di Regione e Provincia, in veste di enti proprietari dei rispettivi tratti di competenza, hanno illustrato gli investimenti in atto specie sulla Gardesana Orientale e in programmazione per opere di ampliamento, sistemazione infrastrutturale e integrazione delle reti ciclopedonali.
Anche la Provincia di Verona ha preannunciato l’intenzione di incrementare i fondi destinati alla tutela della sicurezza stradale, a supporto degli enti locali che abbiano elaborato specifiche progettualità.
“L’incontro ” ha dichiarato il Prefetto “ha rappresentato un momento di riflessione sull’incidentalità stradale che, in questo territorio provinciale, nel primo semestre del 2023, continua a registrare dati preoccupanti. Solo una conoscenza compiuta e responsabile del fenomeno, anche attraverso una strutturata e approfondita raccolta e analisi dei dati, può consentire di elaborare strategie preventive efficaci, che passano da un miglioramento della rete infrastrutturale e delle misure di sicurezza, ma soprattutto da una maggiore consapevolezza dei pericoli che conseguono dall’abuso di alcol, dall’uso di sostanze stupefacenti, dalla distrazione per l’utilizzo dello smartphone, in quanto incompatibili con la guida di un veicolo su strada.”
“Una crescita della cultura e della pratica della sicurezza stradale non può prescindere” ha concluso il Prefetto “da un impegno della comunità intera, che coinvolga istituzioni, utenti della strada e in ultima analisi tutti i cittadini, a tenere comportamenti improntati alla prudenza, al rispetto delle regole e della vita, propria e degli altri”.