Saranno almeno 9 milioni – senza contare gli escursionisti in giornata – gli italiani in viaggio per la festa della Repubblica, il primo “ponte” vero e proprio della primavera, dato che la celebrazione cade di giovedì. C’è però margine di ulteriore miglioramento, dato che altri 4,3 milioni non escludono di prendere qualche giorno di ferie. E’ quanto emerge dalle rilevazioni della Confcommercio. Per quanto riguarda la provincia di Verona, gran parte delle strutture ricettive monitorate da Federalberghi Confcommercio Verona segnalano prenotazioni pari almeno al 70% delle stanze (per lo più per due giorni) e ancora stanno arrivando richieste.
Buone prospettive, di conseguenza, anche per il settore della ristorazione, con molti tavoli già prenotati a Verona e sul lago di Garda, ma anche nei borghi, soprattutto quelli tradizionalmente legati all’enogastronomia come la zona del Soave, Valpolicella e Valeggio sul Mincio.
Il presidente del settore turismo di Confcommercio Verona e presidente provinciale e regionale di Fipe, Paolo Artelio, commenta con soddisfazione i dati, evidenziando però che la ripresa è zavorrata dalla difficoltà di reperire personale qualificato e dai crescenti costi delle materie prime; sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Federalberghi Verona Giulio Cavara che fa riferimento a un’ulteriore criticità, quella dell’aumento dei costi energetici.
A livello nazionale, con una durata media di 3 giorni, i viaggi saranno in Italia nel 95% dei casi, per la metà al di fuori della propria regione, con una spesa di quasi 460 euro a testa. Per cene, pranzi e aperitivi durante la vacanza, Fipe-Confcommercio calcola una previsione di spesa totale che va da 860 milioni di euro a 1,3 miliardi di euro.