Dopo lo stop in primavera a causa del Covid, riprendono questa settimana le conferenze culturali organizzate dai Musei civici in collaborazione con l’Università di Verona e con il sostegno degli Amici dei Civici Musei d’Arte.
Si parte domani con un programma che, in via prudenziale, arriva fino a dicembre. Il primo incontro autunnale, giovedì prossimo, è dedicato a ‘Roma 2020: Raffaello ai tempi del Coronavirus’, con Marzia Faietti storica dell’arte e già direttrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Gallerie degli Uffizi.
Tutti gli appuntamenti si tengono il giovedì, con inizio alle ore 17.30, all’auditorium della Gran Guardia. L’ingresso è libero, nel rispetto delle norme anti-Covid, fino ad esaurimento dei 228 posti disponili, distribuiti in platea e in galleria.
Gli incontri proseguono nelle seguenti date: il 12 novembre su ‘La riscoperta di un capolavoro del Rinascimento. Il polittico Griffoni ricomposto a Bologna’, con Mauro Natale professore emerito di Storia dell’arte moderna all’Università di Ginevra; il 3 dicembre su ‘Il museo diffuso della città di Verona tra tutela e innovazione’, con Vincenzo Tiné soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e Francesca Rossi direttore Musei Civici di Verona.
Il calendario del 58esimo ciclo di conferenze è stato presentato dall’assessore alla Cultura Francesca Briani insieme al direttore dei musei Francesca Rossi e alla curatrice degli incontri Antonella Arzone.
“Il programma delle tre conferenze dell’autunno 2020 – spiega l’assessore Briani – ha come filo conduttore l’analisi sulla sperimentazione di nuove forme di fruizione del patrimonio artistico e del museo, al tempo della ripartenza post lockdown.Un impegno che non si è mai fermato e che, ora, punta a proporre iniziative anche per l’autunno e inverno 2020-2021”.
Incontro su ‘Roma 2020: Raffaello ai tempi del Coronavirus’
Marzia Faietti, curatrice della mostra Raffaello. 1520-1483, inaugurata il 5 marzo alle Scuderie del Quirinale a Roma, racconterà la mostra-evento, nata per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Raffaello. Programmata per essere visitata fino al 2 giugno, la mostra è stata chiusa al pubblico poco dopo l’inaugurazione per circa tre mesi a causa della pandemia, per poi riaprire il 2 giugno proprio nel giorno che ne avrebbe dovuto segnare la conclusione. Eccezionalmente prorogata fino al 30 agosto con orario ampliato dalle 9 alle 22 tutti i giorni, ha accolto oltre 162.000 visitatori.
La curatrice illustrerà come, dopo la chiusura forzata, sia stato necessario individuare repentinamente una modalità per rendere la mostra fruibile al pubblico.