Al via la centesima annata olearia del Frantoio Salvagno di Nesente nell’est Veronese. È da poco iniziata la raccolta delle olive che produrranno l’olio extra vergine del centenario Salvagno: una storia familiare e di impresa che ha avuto e ha un ruolo significativo sul territorio veronese.
Nel 1923 Gioacchino Salvagno decise di aprire una realtà produttiva per molire le olive e soddisfare così un’esigenza per i coltivatori della zona. Negli anni, l’azienda si è evoluta e dal frantoio ad uso familiare si è arrivati all’attuale realtà che ha un impianto tradizionale con molazze in granito e tre presse con una capacità produttiva di 600 kg l’ora e un impianto a ciclo continuo all’avanguardia, installato pochi anni fa grazie ai contributi europei per l’industria 4.0, con una capacità produttiva di 3000 kg l’ora. L’impianto ha un sistema computerizzato che permette di verificare in ogni fase della lavorazione lo stato della temperatura e dell’ossidazione della pasta di olive, ottimizzando anche l’estrazione e garantendo la presenza di tutte le sostanze nutritive all’interno dell’olio prodotto. Il Frantoio oltre a lavorare le olive di proprietà serve circa 700 aziende olivicole locali.
“L’azienda di tradizione familiare giunta alla terza generazione – spiega Francesca Salvagno – segue direttamente tutto il ciclo produttivo: dalla potatura alla raccolta, dalla spremitura alle operazioni di marketing. La ricerca e la sperimentazione dei diversi metodi di coltivazione delle piante e delle cultivar, che si sposano meglio sui nostri terreni, giorno dopo giorno affinano e migliorano il nostro prodotto. L’elevata qualità dell’olio extra vergine di oliva, punto fermo della nostra attività, è riconosciuta da clienti e consumatori tanto che ogni anno terminiamo il prodotto dell’annata in corso. Il nostro olio è distribuito in farmacie, erboristerie, centri di prodotti naturali, ristoranti e direttamente ai privati. Circa il 50% della nostra produzione è esportato in diversi paesi del mondo, anche grazie al nostro sistema di e-commerce attivo da più di dieci anni sul sito. Spesso i turisti stranieri vengono in visita al Frantoio e poi continuano ad acquistare online l’olio”. Il clima favorevole, estati calde e piovose, inverni mitigati dalla vicinanza del Lago di Garda e dalla barriera dei monti Lessini verso il freddo del Nord, terreni fertili e facilmente lavorabili fanno di Nesente in Valpantena, l’ambiente ideale per olii di grande qualità dal gusto delicato e raffinato perfetti per la cucina italiana ed internazionale.
“Si prospetta eccellente la nuova stagione 2023-2024 per qualità delle olive, anche se sarà meno abbondante dello scorso anno. – precisa Cristina Salvagno – La mancanza di pioggia, soprattutto nei mesi di aprile e maggio, e le alte temperature di settembre hanno fatto soffrire le piante già cariche di frutti. Le stime sono, quindi, di un -30% di produzione rispetto ad annate migliori come quella del 2020 e del 2022. La nostra previsione è di una capacità produttiva di 1400 tonnellate di olive”. L’azienda riserva particolare attenzione alle visite in azienda sia da parte di scolaresche che di privati. “Per noi l’olio turismo riveste una parte significativa dell’attività”, dice Francesca Salvagno che aggiunge “Abbiamo circa 3000 persone in visita all’anno al Frantoio interessati ad acquistare l’olio ma anche a conoscere la storia dell’impresa, il ciclo produttivo, la degustazione e il legame con il territorio. Le scolaresche vengono in visita gratuitamente: è importante per noi spiegare alle nuove generazioni, che saranno i consumatori di domani, il valore e l’importanza dell’olio che noi sosteniamo essere un alimento e non solo condimento”. “Il nostro Frantoio – conclude Francesca Salvagno – non è soltanto un’azienda economica ma è anche un progetto di crescita e sviluppo di umane conoscenze ed esperienze in equilibrio con il territorio e con i ritmi naturali”.