Grazie alle piogge, in alcuni casi intense, delle scorse settimane e delle abbondanti nevicate, lo scenario idrologico sul territorio veronese appare migliore rispetto a quello degli anni precedenti.
Le nevicate di febbraio e marzo sono riuscite, infatti, a riportare in pari, per la prima volta da due anni, lo Snow Water Equivalent (SWE, l’acqua contenuta nella neve), che registra addirittura un leggero surplus rispetto alla media degli ultimi 12 anni.
L’ultimo monitoraggio di Fondazione CIMA, aggiornato al 1 di aprile, indica infatti che il deficit nazionale si è azzerato. Meglio ancora, per la precisione, segna un leggero surplus (+1%): è il primo in due anni di osservazioni per questo periodo dell’anno.
Nel nord della penisola, le temperature in marzo si sono mantenute quasi in linea con quelle dello scorso decennio. Così, le abbondanti precipitazioni di fine febbraio e di marzo hanno consentito un accumulo di neve come non se ne registravano da ormai due anni. Guardando i dati dei singoli bacini idrografici, il divario appare evidente: mentre sul Tevere si registra ancora un deficit del -80% rispetto al periodo storico, per l’Adige l’anomalia è del -4% e per il Po, che ha addirittura triplicato la sua risorsa idrica novale da febbraio a oggi, lo SWE è al +29%.
Una situazione, pertanto, che induce ad un cauto ottimismo anche se l’allerta resta alta, anche alla luce delle temperature sopra la norma. Ed è in questo contesto, che 15 aprile il Consorzio di Bonifica Veronese da il via alla nuova stagione irrigua nella provincia scaligera.
“Negli ultimi mesi e nelle ultime settimane – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Alex Vantini – sono stati moltissimi gli interventi effettuati da uomini e mezzi su tutto il territorio. Scopo degli interventi invernali è sempre quello di riportare tutto il sistema di distribuzione dell’acqua ad uso irriguo alla massima efficienza, per rispondere alle crescenti esigenze del territorio, prestando sempre la massima attenzione ai temi della sicurezza idraulica e della tutela ambientale. Un lavoro di grande impegno per la struttura consortile, anche da punto di vista economico se si considera che lo scorso anno solo per le manutenzioni abbiamo investito ben 13 milioni di euro, e la stessa cifra verrà investita anche quest’anno”.
Il Consorzio di Bonifica Veronese fornisce l’irrigazione al territorio con tre modalità differenti.
“Il problema, infatti, non nasce oggi ed è dovuto principalmente ai sempre più impattanti cambiamenti climatici, che ormai registriamo da anni – conclude il direttore generale Luca Antonini -. Per questo motivo sono necessarie azioni energiche in controtendenza