Per debellare la diffusione delle zanzare serve la collaborazione e l’impegno da parte di tutti. Tanto più alla luce di un fenomeno, quello delle malattie causate da virus trasmessi da vettori antropodi, in aumento, sia per gli evidenti cambiamenti climatici ma anche per altri fattori che concorrono ad aumentare il rischio di queste malattie.
Come prevenire tale rischio? Anzitutto con la prevenzione, che quest’anno viene attuata in rete da Comune, Ulss 9 e farmacie cittadine con una campagna di iniziative ad hoc. L’obiettivo è quello di stimolare il più possibile la cittadinanza a effettuare i trattamenti anche nelle proprie aree private, svolgendo un’importante azione di contrasto alla proliferazione delle zanzare tigre.
Calendario distribuzione kit. Si parte l’8 maggio con la distribuzione gratuita dei kit antilarvali messi a disposizione del Comune nei mercati rionali. Mercoledì 8 l’appuntamento è al mercato di Borgo Trento, il 14 maggio in Borgo Venezia, il 25 maggio in zona Stadio e per finire a Santa Lucia in data che verrà comunicata a breve. Da quest’anno la distribuzione avverrà anche nelle sedi delle Circoscrizioni, con modalità consultabili sul sito del Comune alla pagina web che verrà aggiornata in tempo reale in caso di eventuali variazioni di date e orari. Una volta esaurite le scorte, i veronesi potranno acquistare le capsule nelle farmacie comunali e in quelle aderenti a Federfarma al prezzo agevolato di 5,50 euro. I farmacisti forniranno inoltre indicazioni per l’utilizzo corretto del prodotto, che va usato seguendo tutte le raccomandazioni riportate sulla confezione.
Campagna di disinfestazione. In parallelo alla distribuzione dei kit antilarvali, l’Amministrazione è impegnata nella campagna di disinfestazione. Già terminato in questi giorni il primo dei 6 cicli di interventi su tutte le 55 mila caditoie veronesi, che vede gli operatori, muniti di pompe elettriche e serbatoi, passare al setaccio tutti i quartieri. Quest’anno è prevista la rotazione dei larvicidi per evitare la resistenza a quelli già noti.
“I rischi sanitari ci sono perché il cambiamento climatico ci porta malattie che prima non erano endemiche nel nostro territorio – ha detto l’assessora alla Salute -. Il Comune come sempre farà la sua parte, tuttavia è fondamentale ricordare quanto sia importante l’intervento della cittadinanza sulle zone private. Quello che fa il nostro vicino conta, che sia il Comune a fianco al nostro o il vicino di casa, siamo tutti chiamati ad una grande attività di prevenzione per evitare rischi sanitari”.
Le buone pratiche da mettere in atto: controllare costantemente la quantità di acqua nei sottovasi, non abbandonare oggetti e contenitori dove possa raccogliersi l’acqua piovana (barattoli, copertoni, rifiuti, materiale vario sparso); svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune o coprire ermeticamente quelli inamovibili.
Nei condomini e negli edifici effettuare il trattamento nelle caditoie e nei tombini presenti nei cortili fino a ottobre; provvedere al taglio dell’erba; evitare l’accumulo di rifiuti che potrebbero diventare focolai larvali. A quanti hanno responsabilità di scarpate ferroviarie, cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dismesse viene chiesto di mantenerle libere da sterpaglie, rifiuti o materiali che possano creare ristagni.