Martedì 14 gennaio alle ore 17 prende avvio il ciclo di incontri organizzati dall’Accademia Cignaroli in cui si propongono occasioni di indagine su svariati argomenti legati al mondo dell’arte, con uno sguardo in molti casi rivolto ad aperture europee e internazionali di eventi e personalità non solo legate al contesto locale. Come nell’edizione passata organizzata per celebrare i 260 anni dell’antica istituzione, anche quest’anno i temi affrontati coprono un ampio arco cronologico, dal XVI secolo all’epoca contemporanea, con approfondimenti in molto casi inediti. I sei appuntamenti in programma da gennaio ad aprile si terranno nella sede della Società letteraria. In occasione del primo incontro saranno presentati gli atti del convegno tenutosi a Ca’ Foscari a Venezia nel dicembre 2021, il primo in Italia dedicato al tema della politica culturale negli anni della guerra fredda. Il volume, edito da Scripta, raccoglie testi di studiosi italiani e stranieri invitati a trattare, da svariati punti di vista, il tema della politica culturale negli anni della guerra fredda, già ampiamente trattato all’estero in pubblicazioni e rassegne allestite in spazi pubblici e che solo ora, grazie all’evento organizzato dall’ateneo veneziano, trova voce nel nostro contesto universitario aprendo a un nuovo orientamento di studi. Il compito di illustrare i contenuti del libro è affidato a due autori, Laura Lorenzoni, presidente dell’Accademia Cignaroli, e Sergio Marinelli, già docente di Storia della Critica d’Arte a Ca’ Foscari, organizzatore del convegno insieme a Stefania Portinari, docente di Storia dell’arte contemporanea. Nell’incontro successivo del 4 febbraio Francesca Sinigaglia, direttrice del Museo Ottocento di Bologna, parlerà della Dinastia Savini, oggetto della mostra in corso a Bologna sino al 3 marzo 2025. Alla nota famiglia di pittori apparteneva Alfredo, dal 1900 direttore dell’Accademia Cignaroli, a cui va il merito di aver contribuito a formare una nuova generazione di artisti destinati a rappresentare la fase di rinascita e rinnovamento del linguaggio pittorico veronese largamente apprezzata nei primi decenni del secolo in ambito nazionale. Il 25 febbraio Alessandra Zamperini analizzerà l’opera delle pittrici veronesi tra XVI e XVIII secolo attraverso la presentazione delle più illustri esponenti del mondo dell’arte al femminile. Da Cecilia Brusasorzi, figlia di Domenico e sorella di Felice, in poi la sequenza di personalità, che giunge a lambire la grande stagione delle accademie, sorprenderà per varietà di esiti stilistici e spunti aneddotici. Il 18 marzo Sergio Marinelli offrirà una ricca panoramica sul vedutismo veneto nell’Ottocento attraverso una selezione di dipinti in gran parte inediti. I lavori documentati per l’occasione consentono di gettare nuova luce sulla vicenda biografica di molti autori come Giuseppe Cannella, Ercole Calvi e Vittorio Avanzi, ma anche su personalità ancora in parte sconosciute come Domenico Macanzoni. L’8 aprile Elena Lissoni ripercorrerà la storia dell’Accademia di Belle Arti di Brera nell’Ottocento, tra didattica ed esposizioni. Il 29 aprile Roberto Cresti, ricercatore nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, curatore di mostre fra le quali Scipione e le “vie” di Roma tenutasi nel 2023 in Palazzo Ricci a Macerata, ripercorrerà il percorso biografico di Francis Bacon, pittore irlandese noto per le immagini inquietanti e deformate con cui rese la figura umana.