Al Ristori il “Paganini della tromba” Nakariakov è riconosciuto come uno fra i trombettisti più dotati a livello mondiale

È stato soprannominato “il Paganini della tromba” da alcuni, “il Caruso della tromba” da altri. Israeliano di origine russa, Sergei Nakariakov si è affermato come uno dei trombettisti più ricercati sulla scena internazionale. Giovedì 29 febbraio sarà a Verona, al Teatro Ristori alle ore 20.30, ospite de I Virtuosi Italiani. Dotato di una rara combinazione di sorprendente virtuosismo, suono soave e vellutato e profonda sensibilità, è riconosciuto come uno tra i trombettisti più dotati di tutti i tempi. Le principali orchestre, i più rispettati direttori e musicisti del mondo ne hanno accompagnato le magistrali interpretazioni. Suo il merito di aver portato alla ribalta il suono del flicorno. Dopo aver iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni, passò alla tromba con il supporto del padre, Mikhail Nakariakov, che per il figlio ha trascritto per tromba molti concerti classici, creando un repertorio unico. Un repertorio che oggi copre l’intera gamma della letteratura originale per tromba ed è in continua espansione. Al Teatro Ristori eseguirà il Concerto n. 1 per flicorno e orchestra di Joseph Haydn, nella trascrizione dall’originale per violoncello. Leggero ed elegante, è stato probabilmente scritto tra il 1762 e il 1765, quando Haydn era già al servizio come maestro di cappella, o direttore musicale, del principe Esterházy, a Vienna. I Virtuosi Italiani impreziosiranno la serata con l’esecuzione del Divertimento K 136 di Wolfgang Amadeus Mozart, della Serenata per archi in mi minore Op. 20 scritta nel 1892 dal compositore inglese Edward Elgar e della Holberg Suite Op. 40 (o Dai tempi di Holberg) per orchestra d’archi di Edvard Grieg, composizione realizzata nel 1884 in omaggio allo scrittore e drammaturgo, soprannominato il Molière del Nord, Ludvig Holberg (1684-1754), personaggio chiave della letteratura danese dell’epoca, in occasione dei duecento anni dalla nascita.