Al Quadrante Europa non hanno dubbi: il 2021 è stato l’anno della ripresa e del recupero di traffico.
Nello specifico, presso il Quadrante Europa la ripresa si è manifestata sotto il profilo dei servizi di trasporto intermodale, valorizzando così la dotazione di infrastrutture e servizi cui è dotato l’Interporto di Verona, già dimostratesi essenziali e resilienti proprio nel contesto emergenziale. In termini assoluti, l’anno 2021 ha registrato 15.743 treni transitati attraverso i terminali ferroviari del Quadrante Europa, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente, pari quindi a 1.300 convogli trattati in più.
Il 2021 ha riportato quindi il numero dei volumi di traffico vicino alla soglia dei 16.000 treni annui, riallineandosi così con i valori misurati negli anni 2018 e 2019, quelli immediatamente precedente all’emergenza del Covid-19. A questo proposito, il ritorno ai volumi e alle tendenze pre-pandemia è confermato anche dalla caratterizzazione dell’anno 2021 sulla base all’andamento mensile del traffico: la configurazione mensile ripropone infatti una sorta di andamento consolidato negli anni antecedenti al 2020, che evidenzia il picco di traffico nel mese di marzo e una leggera flessione nel mese di agosto, sebbene caratterizzata da più di mille treni in transito presso i terminali del Quadrante Europa.
Per quanto riguarda le destinazioni ferroviarie servite dall’Interporto veronese, il 2021 conferma come il Quadrante Europa rappresenti nei fatti e nelle dinamiche un nodo logistico lunga la rete “nord europea”.
Conseguentemente, non sorprenderà che – anche per l’anno conclusosi – si conferma come oltre il 75% del traffico ferroviario con origine e destinazione da Verona Quadrante Europa transiti dal valico del Brennero. Per quanto riguarda invece le relazioni settimanali, il 2021 registra un incremento di 9 connessioni ferroviari in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 209 relazioni a settimana.
In sintesi, l’anno appena concluso ha quindi evidenziato ancora una volta la valenza strategica dell’Interporto di Verona quale hub intermodale di riferimento per una vastissima area distribuita lungo il corridoio europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo.
Soddisfazione per i risultati è stata espressa dal presidente Gasparato.
“Le prospettive di riagganciare i record di traffico ferroviario registrati nel biennio 2016-2017 e pari ad oltre 16.000 treni ci sono tutte, specie se teniamo conto degli investimenti attuati per incrementare la capacità infrastrutturale del Quadrante Europa, quale la costruzione di un nuovo terminal ferroviario da 750 metri secondo i più recenti standard europei’’.