Al Museo con 60 icone domestiche Appuntamento al Miniscalchi-Erizzo con il commento del collezionista Antonio Caldeo

Il nostro tour di esperienze artistiche primaverili inizia in Piazza Erbe, a Casa Maffei, con la nuova installazione site specific “Beauty is a ready-made” creata dal collettivo neo concettuale Claire Fontaine che, presto, avremo occasione di approfondire in queste pagine. L’opera, formata da led tridimensionali e posta in relazione con la scultura neoclassica “La Bagnante”, ha valore di denuncia sociale e intende ampliare la riflessione sulla strumentalizzazione della bellezza femminile. L’universo delle donne è ripreso anche alla GAM (Galleria d’arte Moderna) con il progetto “Segni di cura. Maïmouna Guerresi”, percorso visivo dominato simbolicamente dalla potenza illuminante del bianco. Sempre alla GAM sono aperte “Passioni e visioni”, “Giulio Paolini et in arcadia ego” e “Contemporaneo non-stop. Il respiro della natura/Aria”. Rimangono ancora pochi giorni, fino al 20 marzo, per la mostra “Presenze silenziose” curata dal CAI (Club Alpino Italiano) e allestita nell’atrio del Museo di Storia Naturale di Verona. Imminente è l’appuntamento del 22 marzo al Museo Miniscalchi-Erizzo, inserito nel ciclo “Venerdì al Museo” e pensato per ammirare sessanta icone domestiche accompagnate dal commento di Antonio Caldeo, collezionista e iconografo. Per tutte le altre proposte d’arte del Comune di Verona è possibile consultare il sito web dei Musei Civici. Alcune esposizioni cittadine sono aperte al pubblico solo per il mese di marzo. Si tratta di: “Emilio Morini” (alla Galleria Spazio 6), “Essenza Donna” (alla Galleria Massella di Bussolengo), “Callas e Verona. La nascita della Divina” (al Conservatorio Dall’Abaco), “Toti Scialoja, Impronte. Opere 1957-1963” (alla Galleria dello Scudo) e “Arte in grandi formati” (nella Sala Pighi della Società Belle Arti). Ultime settimane disponibili per conoscere da vicino il genio poliedrico di Bruno Munari attraverso il progetto “La leggerezza dell’arte”, a Eataly Art House. Nella stessa location sono visitabili la mostra fotografica “Cibo e paesaggio. Un tempo presente” (in collaborazione con Camera, Centro Italiano per la Fotografia) e “Première” (sull’arte emergente italiana). Rientriamo in centro città per l’allestimento “Omaggio a Giovanni Meloni”, da poco inaugurato nella sede di Artep (Art in the Carpet), in Corso Santa Anastasia. Il percorso offre una selezione di opere del ciclo “Totem” poste in dialogo con tappeti di design e capolavori di arte primitiva della collezione di Tiziano Meglioranzi. Alla carrellata aggiungiamo alcune interessanti proposte di gallerie e spazi privati: da Studio la Città, la collettiva “Torn Curtain. Buongiorno, buonasera” (con confronto figurato tra Hélène de Franchis e Luca Massimo Barbero), da Kromya Art Gallery, “Camera 33. Andrea Gabutti S.T.” (panoramica delle tecniche e dei temi ricorrenti nella ricerca dell’artista, con opere su tela e carta), da Marcorossi artecontemporanea, “Sahara” (personale di Medhat Shafik sul deserto come immagine metaforica), da Faraci Arte, “Tra sogno e realtà” (collettiva con opere d’ispirazione onirica), da Artericambi, “Provengo da dove mi trovo” (personale di Fabio Sandri con sculture-dispositivo), da Fonderia 20.9 “H is for hemp” (arte green di Maren Krings) e a Casa Mazzanti Caffè, “L’anima e la vita” (personale di Gianluca Baggio).
Chiara Antonioli