Si torna a fare filò in Lessinia grazie al progetto biennale “Radici e Fronde” che il Film Festival della Lessinia ha proposto e visto sostenere nel “Bando Nuovo Sviluppo – Per un rilancio delle aree interne” della Fondazione Cariverona. È solo una parte di un’iniziativa di più ampio respiro per riportare l’attenzione sulle contrade della montagna veronese, sul loro graduale spopolamento e abbandono. Cinque le zone geografiche coinvolte: nei comuni di Velo Veronese, Roveré, Erbezzo e due per il comune di Bosco Chiesanuova. Cinque i percorsi previsti: quest’anno dedicati alle “radici” (il passato e il presente, da dove veniamo e chi siamo) e nel 2024 alle “fronde” (il futuro, dove andiamo). In ciascuno dei luoghi saranno organizzati due Nuovi filò, una serata di Visioni generative, due Escursioni audiovisive. Seguirà il momento di rielaborazione del materiale audiovisivo chiamato Le botteghe delle storie, propedeutico all’allestimento della mostra “Radici” durante la 29a edizione del Festival, presso gli spazi del Centro socio culturale di Bosco Chiesanuova, dal 25 agosto al 3 settembre. A guidare la struttura del progetto è l’idea del filò, parola che deriva dall’usanza di filare la lana nelle stalle. Tradizione ed elemento fondamentale della vita sociale in montagna, fino all’avvento della televisione nelle case. Il primo appuntamento con i Nuovi filò sarà il 18 aprile (alle 20.30) in contrada Larici, a Erbezzo. I successivi incontri saranno, sempre alla stessa ora: il 26 aprile in contrada Tander di Bosco Chiesanuova; il 28 aprile in contrada Al Gegar di Roverè; il 2 maggio in contrada Tonghe di Sotto di Bosco Chiesanuova; il 4 maggio in contrada Comerlati di Velo Veronese. Ogni serata coinvolgerà un professionista dell’audiovisivo. Per Erbezzo il fotografo Alberto Saddi e la sua ricerca sulla fauna d’allevamento e selvatica della Lessinia mentre per Velo Veronese il fotografo Maurizio Marcato sul tema del paesaggio modellato dall’uomo; per Roveré il videomaker Giovanni Montagnana con focus sull’immaginario popolare; per Bosco Chiesanuova la fonica Annachiara Fasoli, coadiuvata dal musicista Giacomo Ceschi, a indagare il paesaggio sonoro della Lessinia e il fotografo Flavio Pèttene che si dedicherà alle tematiche della presenza umana nelle contrade. Il lavoro sarà supervisionato dal direttore artistico della rassegna cinematografica internazionale, Alessandro Anderloni. Esperti di cinema, audiovisivo, di tradizioni e usanze nelle terre alte interverranno nel dibattito delle serate di proiezione; a guide ambientali sarà affidata invece l’organizzazione delle escursioni. “Il progetto- afferma il isindaco di Bosco Chiesanuova Claudio Melotti- ntende valorizzare le contrade, nucleo fondamentale della vita comunitaria sulle montagne veronesi, riproponendone l’essenza e le tradizioni più significative’’. “Abbiamo bisogno, come radici conficcate nella nostra terra, di succhiare il nutrimento di storie, usanze, vite e tradizioni per poter interpretare il presente, così complesso, del vivere sulle terre alte. Saranno filò di ascolto e condivisione che ci porteranno poi a camminare e infine a raccontare con una mostra allestita al Festival’’, conclude Alessandro Anderloni.