Sarà l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi. Il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico, il teatro della città di Verona, l’altro volto dell’Arena, il meglio della proposta lirico sinfonica italiana. La Stagione d’Opera 2024 proporrà 5 titoli lirici, ai quali si aggiungerà, per la prima volta dopo nove anni, un sesto appuntamento per l’atteso ritorno del Balletto. Si riconfermano i 4 turni di abbonamento (le domeniche delle prime alle 15.30, i mercoledì sera alle 19, i venerdì sera alle 20, le domeniche di ultima replica alle 15.30, con un’unica variazione infra-settimanale tra ottobre e novembre, in coincidenza con le festività).
La Stagione Sinfonica 2024 inizierà il 2 febbraio e proporrà ben dieci programmi diversi, con interessanti percorsi e allettanti nuove proposte, rispettando la tradizionale prima del venerdì sera alle 20 e la replica del sabato pomeriggio alle 17. Pinchas Steinberg, Roberto Abbado, Lilya Zilberstein, Frank Peter Zimmermann, Pietro De Maria, Wolfram Christ, sono solo alcuni degli acclamati interpreti dalla carriera internazionale che si affiancheranno in cartellone a giovani artisti fra i migliori di oggi, quali Diego Ceretta, Giovanni Andrea Zanon, Mariangela Sicilia, Enea Scala, Ryan McAdams, molti dei quali al debutto veronese.
«Con molte novità, prime rappresentazioni e grandi artisti internazionali, presentiamo una Stagione Artistica ricca e diversificata per il luogo che è in molti sensi “l’altro volto dell’Arena” – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena. – Al Teatro Filarmonico proponiamo titoli celebri e classici accanto a capolavori meno frequentati in un repertorio che attraversa tre secoli dal ‘700 alla contemporaneità. Cast e programmi hanno un occhio di riguardo per la crescita artistica dei nostri complessi e per tanti giovani di talento che meritano di essere conosciuti dal nostro pubblico».
Il primo concerto del 2024 sarà dedicato a Bruckner (la Quarta sinfonia “Romantica” per eccellenza e il colossale Te Deum con soli e coro), seguito, il 29 marzo, dal concerto pasquale comprendente lo Stabat Mater di Rossini per solisti, coro e orchestra. La stagione si arricchirà durante la primavera sinfonica dal 5 aprile all’11 maggio offrendo l’integrale delle sinfonie e dei concerti di Brahms in quattro appuntamenti, intervallati da un altro cimento corale: il 19 aprile la prima esecuzione italiana dell’eclettico Requiem di Andrew Lloyd Webber, maestro del nostro tempo e noto per aver firmato anche i più popolari musical degli ultimi cinquant’anni. Il mese di maggio sarà suggellato da un concerto tutto-Strauss, il 17 maggio, sulla scia di un percorso artistico che da anni Fondazione Arena porta avanti offrendo al suo pubblico tutta l’opera sinfonica e concertistica del compositore bavarese.