In occasione dell’Obesity Day, la Giornata di prevenzione dell’obesità che si tiene in tutto il mondo l’11 ottobre, l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria promuove due giorni di visite gratuite rivolte alle persone con problemi di sovrappeso e a tutti coloro che sono interessati ad avere maggiori informazioni sulla malattia e sugli interventi per affrontarla. Fra questi il supporto psicologico e la chirurgia bariatrica. L’appuntamento è per oggi, martedì 10 e domani, mercoledì 11 ottobre dalle 9 alle 17 al Centro Diagnostico Terapeutico di via San Marco 121 dove a ricevere i cittadini sarà un team formato da specialisti in alimentazione, psicologia, chirurgia bariatrica e gastroenterologia. Non è necessaria l’impegnativa del medico di medicina generale, ma la prenotazione ai numeri 045.6013493 o 045.6013024. L’obesità – che in Italia coinvolge 6 milioni di persone, il 10% della popolazione – non è un problema estetico, ma rientra a pieno titolo nell’elenco delle patologie. Infatti un obeso ha un’aspettativa di vita inferiore a 10 anni rispetto a quella di un coetaneo normopeso, in quanto l’obesità è quasi sempre accompagnata da diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e respiratorie.
Dieta ipocalorica e costante attività fisica sono le vie maestre per ottenere un calo ponderale. Ma quando i chili in eccesso sono davvero troppi e i vari tentativi per eliminarli sono falliti più volte, può intervenire la chirurgia bariatrica.
Dal 2015 presso la Chirurgia generale dell’ospedale di Negrar, diretta dal dottor Giacomo Ruffo, è stata avviata un’attività per la soluzione chirurgica dell’obesità. Si rivolgono al Centro soprattutto donne (la media è di 30 anni) che nonostante molteplici tentativi non sono riuscite a perdere peso o lo hanno riacquistato, spesso con gli interessi, dopo un momentaneo dimagrimento. Ma l’intervento fine a se stesso non è risolutivo se non accompagnato da un radicale cambiamento di stile di vita, dove il cibo non può più rappresentare una compensazione emotiva. L’atto chirurgico è infatti preceduto da uno scrupoloso studio psicologico e delle abitudini alimentari per verificare l’idoneità del paziente prima e successivamente all’intervento. A questo proposito l’ospedale di Negrar collabora con l’Unità funzionale di Riabilitazione Nutrizionale della Casa di Cura Villa Garda dove il paziente può svolgere un percorso psicologico e di educazione alimentare di tre settimane.