Una roccaforte del jazz. Per cinque sere, il teatro Camploy è pronto a diventare il palcoscenico della musica afro-americana, in occasione della quinta edizione della rassegna ‘La città del jazz’. Protagonisti quest’anno, oltre a gruppi e band, i giovani jazzisti dei conservatori di Verona, Adria, Trento e Vicenza. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.
Giovedì 21 novembre, alle ore 21 si terrà la serata inaugurale, con la Big Band Ritmo Sinfonica ‘Città di Verona’ e, a seguire, la Blow Up Septet.
Il calendario proseguirà il 16 gennaio con il gruppo jazz del conservatorio di Verona e il quartetto di Andrea Pimazzoni, vincitore nel 2017 del premio Zorzella; il 13 febbraio toccherà ai giovani del conservatorio di Adria, seguiti dalla Future Orchestra; il 19 marzo saliranno sul palcoscenico i jazzisti del conservatorio di Vicenza e la Sax Dreamer Jazz Ochestra; il 16 aprile, infine, gruppo jazz del conservatorio di Trento e la Ritmosinfonik Jazz Lab.
La rassegna è stata presentata questa mattina, in sala Arazzi, dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, insieme al direttore artistico Marco Pasetto e al direttore tecnico Paolo Girardi, entrambi della Big Band Ritmo Sinfonica ‘Città di Verona’. Erano presenti Cristina Mazza della Blowup Septet, Pietro Mirabossi e Andrea Ragnoli del conservatorio di Vicenza, Alessandro Manfredi della Ritmosinfonik Jazz Lab e Luca Donini docente del conservatorio di Adria.
“Un appuntamento imperdibile, che ogni anno registra l’apprezzamento del pubblico – ha detto Briani -. Dopo aver invitato, gli anni scorsi, band, cori e artisti che hanno presentato le molteplici espressioni della musica afro-americana, quest’anno vogliamo valorizzare l’espressività artistica dei giovani. Ecco perché sono stati coinvolti i gruppi jazz di quattro conservatori”.
Ulteriori informazioni sul sito del Comune di Verona.