Aiutiamoli! Ragazzini vittime della (cattiva) tecnologia La tragedia capitata alla piccola Antonella, la bambina di 10 anni vittima di un folle gioco su Tik Tok - il social più in voga tra i giovanissimi - segna un punto di non ritorno. Così non si può più andare avanti: le famiglie devono proteggere i più piccoli dalle insidie del web. Il cardinale Gualtiero Bassetti: “Vietare certi social fino all’adolescenza”

La tragedia occorsa alla piccola Antonella, la bambina di 10 anni morta per asfissia du­rante un folle gioco su Tik Tok – il social più in voga tra i giovanissimi – non può essere archiviata in fretta. Grida vendetta. La sciagura ha mostrato in tutta la sua crudeltà la pro­fonda crisi di valori che at­tanaglia le famiglie. Non ci ri­feriamo al caso specifico, ma a una tendenza dirompente che vedo i ragazzini chiusi in camera col cellulare in mano h24 e i genitori che troppo spes­so fanno al­trettanto in salotto. E’ una crisi che non può lasciare indifferente nemmeno la Chiesa. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, è stato chiaro: “Credo che a certi so­cial debba essere consentito l’accesso a cominciare dai 14-15 an­ni, a 8-10 anni è deleterio. A 10 anni”, ha proseguito, “è fortissimo il senso dell’imitazione e si crea la figura dell’eroe o il senso di competizione, pos­sono succedere cose dram­­matiche”.
UN GIOCO DEVASTANTE
Ciò che corre sul web mette i brividi. Tutti conoscono il Fantacalcio: noi ci siamo imbattuti per caso nel “Fantamorto”, un vo­mitevole gioco in cui vince chi indovina la prossima celebrità che passa a miglior vita. Ma lo schifo continua: gli or­ga­nizzatori han­no inserito il ‘bonus pandemia’, cioè la possibilità di guadagnare pun­­ti in classifica se si indovina il vip che sarà contagiato dal Covid. Scorrendo la lista delle squadre, dai nomi perlopiù macabri, ci si rende conto che nessuna categoria di celebrità è immune dalla iattura: si va dai cantanti ai politici, dagli attori agli sportivi, fino ai più anziani. Per partecipare allo squallido campionato (che inizia, va da sé, ogni anno il 2 novembre, giorno della commemorazione dei de­funti) è necessario indicare una ‘squadra’ composta da 10 ‘morituri’, ossia vip italiani o internazionali che si presume possano morire nel corso dell’anno solare. Più se ne indovinano piu’ si fanno punti. Il punteggio viene definito an­che dall’età del ‘morituro’ e dal tipo di decesso. Le origini del gioco non sono ben chiare, ciò che è certo è che la sua diffusione è diventata esponenziale.
RIECCO TIK TOK
E il Fantamorto di recente è approdato anche su Tik Tok, manco a dirlo. A causa del Covid e’ stato modificato il regolamento del gioco inserendo il ‘bonus pandemia’, con un malus nel punteggio nel caso in cui il contagiato dovesse guarire. Il gioco prevede inoltre diversi ‘bonus disgrazie’ come i guai giudiziari, il divorzio o la separazione, l’incidente o addirittura la morte in diretta. Sentite lo scempio inserito nel fantomatico regolamento: “L’Associazione si oppone al proliferare della vita e al suo tranquillo svolgersi senza intoppi, tragedie, decessi ed affini; per questo motivo l’Aifm ritiene corretto attribuire dei malus ai quei morituri che, con le loro azioni, ledano lo spirito del gioco nel quale sono inseriti come pedine”. Quindi si perdono punti nel caso in cui un morituro salvi una vita, abbia un figlio o guarisca da una malattia. Sul Fantamorto, cam­­pionato che spicca nell’intrattenimento online per cinismo e orrore, l’Associazione tiene a chiarire che si tratta semplicemente di ‘goliardia’. Si tratta semplicemente di una schifezza.