Si è conclusa – nonostante i pesanti impedimenti che numerosi governi, in tutto il mondo, sono stati costretti a varare, da febbraio, per contrastare il dilagare della pandemia di ‘Corona Virus’ che ha flagellato i sistemi economico-sociali di tutto il mondo – la 17ma edizione del Concorso Oleario Internazionale “AIPO D’ARGENTO 2020”, evento che anche per questa edizione ha avuto il patrocinato dal Ministero italiano delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Veneto, oltre che dal supporto del Gruppo Editoriale de ‘L’Informatore Agrario’, della Pieralisi spa di Jesi e della Cattolica Assicurazioni spa di Verona. Un evento che, sin dal suo nascere (2004), ha messo a confronto alcune fra le migliori produzioni olearie del bacino mediterraneo, dove, tra l’altro, si concentra ben i ¾ della produzione olearia internazionale, esaltando quella storicità e quelle professionalità che hanno contribuito a fare della produzione olearia uno dei più dinamici business d’interesse mondiale.
Lo hanno confermato, anche quest’anno, gli oltre 415 campioni pervenuti alla segreteria tecnico-gestionale dell’Aipo di Verona (Associazione organizzatrice, da sempre, della manifestazione) in rappresentanza di alcune fra le più acclamate produzioni in rappresentanza di: Grecia, Spagna, Portogallo, Turchia, Italia, Croazia, Slovenia. Adesioni che confermano, da più di 5 anni, come la competizione rappresenti oggi il confronto più autorevole, rigoroso e imparziale, riservato agli oli di qualità.
Connotato che anche quest’anno, nonostante i condizionamenti sopportati e superati con la dovuta professionalità che ha visto l’utilizzo di oltre 7.000 bicchieri da degustazione, la compilazione circa 3.000 schede di valutazione, ha determinato una meticolosa attività di selezione che ha visto solo 144 oli superare la soglia dei 90/100 (ovvero il 34,5% sul totale dei campioni iscritti) e solo 81 (19,4%) meritare l’accesso alla finalissima.
Al termine del’attenta verifica voluta dal capo panel e dalla Commissione Tecnica della competizione, l’AIPO D’ARGENTO 2020 è stato assegnato a: Categoria Biologico – Fruttato Leggero: Frantoio Valnogaredo sas di Barbiero Filippo & C., Cinto Euganeo (PD) con l’etichetta, EVO Biologico; Categoria Biologico – Fruttato Medio: Agraria Riva del Garda sca, Riva del Garda (TN) con l’etichetta, 46° Parallelo Bio. Ex aequo: Az. Agr. Pietrasca di Russo Antonio, Suvereto (LI) con l’etichetta: Malizia di Tosca. E’ questo il primo ex aequo che, nonostante la seconda e terza verifica da parte del panel, che la manifestazione registra essendosi registrato, al termine dello ‘spareggio’, sempre il medesimo giudizio e votazione per i due campioni. “Abbiamo concluso, con queste etichette vincitrici dell’Aipo D’Argento – sottolinea il presidente del Comitato Organizzatore del Concorso e Presidente dell’AIPO, Albino Pezzini, – un’edizione travagliata di questa competizione divenuta in poco più di tre lustri un qualificante momento di confronto delle eccellenze produttive olearie del Mediterraneo. Grazie alla collaborazione con la signora Roberta Ruggeri, maestra di cucina e componente di panel internazionali di valutazione degli oli, le future edizioni del Concorso avranno un più incisivo strumento di valorizzazione delle produzioni olearie di qualità”.
E’ sempre più interessante il confronto tra i produttori di oli EVO aromatizzati. Confronto che trova la propria logica in un mercato (quello centro europeo in particolare) dove la domanda per questa tipologia di prodotto, per gli elevati livelli raggiunti, si sta facendo sempre più interessante e rivolta a prodotti di accertata qualità e genuinità. Al termine di una serie di valutazioni questo è il responso della giuria: Categoria EVO Aromatizzato – Agrumi: Malga Sociale Monte Asolone soc. coop. agr., Pove del Grappa (VI), con l’etichetta: Malga Sociale Monte Asolone Aromatizzato Limone.
Categoria Evo Aromatizzato – Vegetale: Sa Mola srls, Escolca (SU), con l’etichetta: Sa Mola EVO al Lentischio.